Il bullismo purtroppo rappresenta una piaga la quale risulta difficile da estirpare in ambito scolastico. Proprio per questo motivo però succedono atti vili come quello che sta per seguire. Un padre infatti ha incolpato un compagno di scuola di suo figlio e gli insegnanti per nascondere in realtà le proprie violenze perpetrate nei confronti del bambino.
Ci troviamo in provincia di Sondrio, dove un papà di 24 anni è accusato di lesioni personali aggravate ai danni del figlio di 7 anni della propria compagna. Secondo quanto ricostruito, il 16 ottobre il piccolo è stato portato al pronto soccorso presentando numerosi ematomi su tutto il corpo.
La donna, secondo quanto riportato, ha riferito che quegli ematomi sono stati inferti da un suo compagno di classe, il tutto mentre le insegnanti non erano in classe. I medici però, insospettiti sia dalla quantità di ferite che dalla prognosi (20 giorni), hanno deciso di avvisare la questura. Le ferite riportate infatti sembravano essere state inferte giorni addietro.
Il giorno seguente il padrigno ha presentato una denuncia dove incolpava un minore per le lesioni e le insegnanti per omessa vigilanza. Questo però altro non sarebbe che un tentativo di depistare le indagini, tanto da rendere più torbida tutta la vicenda. Secondo le indagini, il principale sospettato di queste violenze risulta essere il patrigno, il quale ora si dovrà difendere sia dall’accusa di calunnia aggravata che per le lesioni.
Resta comunque incredibile il fatto che, per difendere il proprio torto, si incolpi la scuola, la quale cerca di fare del proprio meglio per prevenire i casi di bullismo. Una storia davvero spiacevole e che getta fango, ingiustamente, sulla scuola stessa.