Lo pneumologo e componente del Cts, Luca Richeldi, parla di contagi e di come affrontare l’inverno e un’eventuale terza ondata.
“Chiusure non come a marzo, ma attenti alla terza ondata” afferma. Poi continua: “Ha senso aspettare qualche giorno per vedere se avranno effetto le misure prese con gli ultimi Dpcm”.
“Se i numeri saranno ingestibili allora bisogna pensare a misure più decise a livello nazionale, non un lockdown come quello di marzo ma a un intervento sostenibile a medio termine perché l’inverno è lungo e non si può escludere che poi ci sia anche una terza ondata del Covid” spiega.
“I numeri sono preoccupanti come quelli che si vedono in altri Paesi europei, ma possiamo provare ancora a gestire l’urto cercando di abbassare la pressione sugli ospedali” aggiunge.
“Dobbiamo anche essere pronti a misure più decise“. Richeldi poi accenna alla scuola: “Vale la pena salvare un ambito che ha una importanza dal punto di vista sociale soprattutto per i più piccoli”.