La scuola, e gli insegnanti in particolar modo, devono essere sempre aggiornati e in grado di utilizzare le nuove tecnologie per migliorare l’esperienza di insegnamento e riuscire a rendere sempre interessanti le lezioni. I ragazzi tendono ad annoiarsi spesso e non capiscono perché devono imparare a memoria poesie noiose e leggere i grandi classici della letteratura.
Il compito di un bravo insegnante è quello di rendere interessanti le lezioni, per incentivare i suoi alunni allo studio e all’apprendimento. Un bravo insegnante quindi deve necessariamente essere molto creativo e aperto alle novità.
Rita Bigi si può considerare come una delle pioniere dell’innovazione nell’insegnamento italiano, ed è stata così gentile da scambiare qualche parola con noi.
“Ho lavorato su questo progetto per almeno 16 anni, i primi passi sono stati fatti nel 1979, e guardandomi indietro sono davvero orgogliosa della strada che ho percorso. Ho sperimentato nuovi approcci didattici a materie considerate noiose, come la poesia e i risultati sono stati davvero sorprendenti.
Ho sperimentato l’apprendimento creativo, che significa incentivare la loro creatività attraverso l’insegnamento con metodi non convenzionali e la cosiddetta maieutica, che significa aiutare i ragazzi nel portare all’esterno tutto quello che hanno dentro. Non è stato un lavoro facile, ma ha dato molte soddisfazioni.
Sembra un processo lungo e complicato, ma in realtà è molto più semplice di quanto sembri, ho fatto ascoltare ai ragazzi durante le normali ore di lezione delle poesie, invece di leggerle sul libro.
I risultati che ho ottenuto sono stati sorprendenti, i ragazzi che si annoiavano e che prendevano pochi appunti sono stati attirati dalla poesia e riuscivano a seguire in modo più costante. La vera prova del nove è stato applicare questo sistema all’opera più amata e temuta dagli studenti italiani, ovvero la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Da sempre ho incontrato non poche difficoltà con questo testo, ma grazie al mio metodo di insegnamento i ragazzi sono stati rapiti dal capolavoro di Dante e hanno migliorato molto i loro punteggi. Non hanno avuto nemmeno bisogno delle note e delle spiegazioni, la forza delle parole del Poeta era più che sufficiente per loro.
La poesia in questo modo è stata recepita in modo migliore da parte dei ragazzi. Ascoltare qualcuno parlare è diverso dal leggere un testo scritto. La voce può essere autoritaria, calda, fredda, attirare l’attenzione, mentre le parole sono ferme ed è necessaria la predisposizione del lettore per essere attirati. Nessuno legge un libro che parla di un argomento che non gli interessa se non è costretto, o sbaglio? In questo modo sono stata in grado di attirare l’attenzione dei ragazzi come mai prima d’ora.
La soddisfazione più grande però è stata scoprire che alcuni di questi ragazzi si sono dedicati alla poesia, scrivendo delle raccolte e vincendo anche dei premi. Tutto questo sarebbe stato impossibile senza il mio metodo. Mi sento come l’allenatore di un campione, è un mio prodotto.”
Si, è il prodotto di passione e di innovazione.
Sono curiosa di sapere in quale istituto ed in quale città insegna la professoressa Bigi.
Mi interessa per la mia tesi sui nuovi metodi didattici.
Grazie
Gentile Giovanna, solo ora ho letto il suo messaggio. Immagino che ormai lei stia insegnando e troverà utilissima l’innovazione della mia metodologia per lo sviluppo dell’apprendimento creativo che potrà trovare nel libro “Io Respiro,Tu Respiri, Noi ci Ispiriamo”. Questo libro entro breve uscirà nella sua terza edizione,
ma sul sito ritabigiscrittrice.it, se si iscriverà lasciando la sua email, potrà leggere le anteprime delle mie pubblicazioni e troverà certamente interessante i commenti degli alunni protagonisti delle loro esperienze scolastiche. Materiale che ha corredato una tesi di laurea su Didattica e Meditazione.