I Ricchi e Poveri fermano il tempo a Sanremo, con una sorpresa che ha dell’incredibile. Il passato ritorna sul palco dell‘Ariston, risvegliando memorie e curiosità. E mentre per i quarantenni di oggi, che da bambini canticchiavano le loro canzoni, i Ricchi e Poveri erano tre, ieri l’emozione della reunion: si sono presentati in quattro, nell’antica formazione degli anni ’60, che li rese subito famosi.
Era il 1981 ed era anche allora tempo di Festival, quando Marina Occhiena, la biondina del quartetto, lasciò i Ricchi e Poveri. Era prossima proprio la loro sesta esibizione al festival, e fu la prima volta che si presentarono in tre: Angelo Sotgiu, Angela Brambati e Franco Gatti. Da allora e per quasi quaranta lunghi anni, il grande pubblico avrebbe identificato il gruppo in uno scoppiettante trio. Per chi era troppo piccolo – o non era ancora nato – per ricordare, Marina Occhiena non era forse mai esistita.
Invece, con grande sorpresa di tutti, per la 70° Edizione del Festival di Sanremo, i quattro si prendono per mano e fanno un tuffo indietro nel passato, trascinando con sé tutti i loro fan. Un momento storico per il Festival e per la musica pop italiana, nonché un colpaccio per Amadeus (fautore dell’incontro fra i quattro) di non semplice realizzazione: al di là di Marina, anche Franco era da coinvolgere nuovamente, perché allontanatosi dai colleghi nel 2016 dopo la tragica scomparsa del figlio.
Inutile sottolineare il tripudio del pubblico in sala (e anche a casa): tutti in piedi, guidati da un felicissimo Fiorello, a cantare a squarciagola i pezzi che hanno caratterizzato la carriera del prolifico gruppo.
Naturalmente, come in ogni grande evento che si rispetti, non potevano mancare le polemiche, arrivate quasi in contemporanea all’esibizione, sui social. I quattro cantavano in playback e s’è abbondantemente notato. Una nota di demerito, per i più. Un’esigenza dell’età, secondo noi. Ma vogliamo mettere la gioia che, anche in playback ci hanno donato, catapultandoci indietro negli anni?