Il valore del tempo affascina da sempre l’umanità. Si parla di quantità del tempo e di qualità del tempo. C’è chi ne spreca tanto e chi non ne ha mai abbastanza. Ma cosa sappiamo del tempo dei bambini?
Proprio per il suo alto valore, il tempo è il miglior regalo che si possa fare ad un figlio. Occorre però d’altra parte che sia un tempo di qualità, quindi stimato e apprezzato da ambo le parti.
Se siamo con nostro figlio mentre chattiamo sul nostro smartphone, ci siamo veramente con nostro figlio o fingiamo semplicemente?
Per i bambini, soprattutto se molto piccoli, il tempo è un concetto aleatorio, perché non riescono a rendersi conto di qualcosa di diverso rispetto al classico “qui ed ora”. Per i genitori, o meglio gli adulti, sarà un vera sfida tentare di conteggiare il tempo con gli occhi di un bambino. Perché quindi il tempo donato ai bambini non sia tempo perso, bisogna soffermarsi maggiormente sulla gestione dei ritmi familiari.
Se abbiamo fretta, evitiamo di arrabbiarci e sgridare i nostri figli: li stresseremo solo ulteriormente senza fargli capire le priorità. Miglioriamo invece la nostra organizzazione familiare e quindi anche la nostra scaletta temporale. Se decidiamo di andare a piedi a scuola in 5 minuti e i nostri figli si fermano a guardare tutti gli uccellini e i gattini lungo la strada, non servirà sbraitare, ma pianificare di uscire un po’ prima. Impariamo quindi noi per primi a dare valore al tempo, organizzandolo.
Considerato che il concetto di tempo è astratto per i bambini, possiamo aiutarli impostando una routine, cosicché sarà il susseguirsi abitudinario degli eventi quotidiani a scandire la loro giornata.
Tra gli esercizi e giochi che possono aiutarvi, uno dei più semplici e divertenti è l’orologio delle attività: disegnate un orologio di cartoncino, indicando le attività in ciascuna ora, senza trascurare l’ora del gioco e l’ ora delle coccole.
E’ una rassicurazione per i più piccoli ed un modo per l’adulto di calarsi in una dimensione che ormai sembra essersi persa nella frenesia: quella del tempo vissuto, anziché del tempo frettolosamente consumato.