Elvira Serafini, segretario generale dello Snals, si esprime in merito all’ipotesi di affidare il reclutamento docenti alle scuole.
In una nota esordisce: “Negli ultimi tempi sta prendendo piede l’ipotesi, sostenuta anche da qualche associazione di categoria dei dirigenti scolastici, di affidare il reclutamento dei docenti alle scuole, sotto la guida e la responsabilità dei capi di Istituto”.
“Lo Stato italiano non prevede tale possibilità e il paragone che viene fatto con altri Paesi non rende comunque la proposta condivisibile ed accettabile” prosegue.
“Nel nostro Paese l’istruzione ha un carattere nazionale e non è prevista la gestione privatistica o aziendale delle scuole; le amministrazioni regionali hanno tra l’altro una limitata possibilità di legiferare in tema di istruzione e comunque sempre nel rispetto degli obiettivi fissati a livello nazionale” aggiunge.
“La stragrande maggioranza delle scuole fa parte dell’istruzione pubblica che garantisce un reclutamento omogeneo a livello nazionale garantendo pari diritti a qualsiasi cittadino ovunque egli risieda” spiega.
Poi: “Per Lo Snals Confsal, quindi, occorre ed è prioritario potenziare il carattere pubblico della scuola e bisogna soprattutto evitare che essa possa diventare oggetto di interessi politici. Piuttosto sarebbe opportuno assicurare una giusta valorizzazione della funzione dirigenziale in termini economici oltre che adeguate risorse finanziarie e strumentali alle scuole“.
“Attualmente i dirigenti scolastici sono già gravati da compiti estranei alle loro funzioni che distraggono dagli obblighi di coordinamento didattico condizionando pesantemente gli esiti del processo di insegnamento” continua.
Serafini conclude: “Il Governo deve ripensare il sistema di reclutamento assicurando procedure snelle e volte a verificare anche le capacità metodologiche e pedagogiche oltre che le esperienze di servizio. Un reclutamento veloce, che non entri in conflitto con le assunzioni da GPS, cui faccia seguito un adeguato e selettivo percorso di formazione con verifica finale. Su questo attendiamo ormai da troppo tempo risposte adeguate e tempestive“.