Le recite scolastiche sono uno dei momenti più importanti per un genitore. Vedere il proprio figlio o figlia sul palco, attorno agli altri bambini e che si diverte non ha prezzo. Queste esperienze sono anche estremamente formative perché aiutano i bambini ad essere più sciolti e ad esibirsi davanti ad un pubblico di adulti, sconfiggendo la timidezza e sviluppando le relazioni sociali.
La recita di fine anno di Caleb doveva essere memorabile, e lo è stato, ma non nel modo che lui avrebbe voluto.
La madre, Amanda, ha raccontato una storia orribile, che potrebbe avere delle serie ripercussioni psicologiche sul bambino.
“Mio figlio Caleb è autistico e ha preso parte alla recita scolastica assieme a tutti i suoi compagi di classe. Caleb era davvero emozionato per l’evento, non faceva che preparare la sua parte e indossare il costume di scena. Era davvero bello vederlo così emozionato ed ero orgogliosa di lui mentre si esibiva. Era da parecchio tempo che non lo vedevo così felice, mi sono sentita pervadere da una sensazione di benessere indescrivibile.”
Purtroppo per Caleb, questa bella esperienza non ha un lieto fine.
“Cercherò di parlare senza agitarmi, esponendo soli i fatti, ma è molto difficile. Alla fine dell’esibizione ogni bambino doveva dire una frase al microfono. Niente di complicato, dei ringraziamenti. Mio figlio era l’ultimo e aspettava con impazienza il suo turno, ma mentre stava per parlare l’insegnante gli ha tolto il microfono dalla mano e si è allontanata. Ho visto la delusione dipingersi sulla faccia di mio figlio e non sapeva cosa fare. Non meritava questa umiliazione ed è scoppiato a piangere davanti a tutti, bambini e genitori. L’ho consolato e adesso il peggio è passato, ma Caleb è più riservato adesso. Ho paura che questo trauma possa avere conseguenze profonde. È solo un bambino ma è stato pesantemente umiliato e non capisce perché.”
Il fatto rimarchevole è stato documentato da un video, che ha fatto il giro della rete. Amanda ha raccolto moltissimi messaggi di solidarietà e tutti hanno criticato con toni più o meno accesi l’indifendibile comportamento dell’insegnante.
“Non capisco il suo comportamento, più ci penso e più è inqualificabile. Caleb avrebbe rovinato la scena facendo il verso del tacchino? Non era il modo migliore di comportarsi, ha danneggiato il bambino e non mi fermerò fino a quando non avrò delle spiegazioni.”
Il preside ha commentato l’accaduto.
“Voglio porgere le mie scuse alla madre di Caleb. L’insegnante parlerà con lei privatamente per spiegare la sua versione dei fatti e per scusarsi. Ha dichiarato di essersi sbagliata, di non averlo fatto di proposito e che pensava che la rappresentazione fosse terminata. Credo che tutta questa storia sia stata gestita male e l’insegnante si assumerà la responsabilità del suo comportamento dopo il colloquio privato.”
Un episodio veramente spiacevole, auguriamo a Caleb di superare questa umiliazione al più presto e speriamo che episodi di questo tipo non si verifichino mai più in nessuna scuola.