A poco più di dieci anni, Rebecca Maria Abate è la più giovane dei 29 “Alfieri della Repubblica” nominati dal Presidente Sergio Mattarella, distintisi come “costruttori di comunità”. Rebecca vive a Lucera, in provincia di Foggia, e tutti quelli che la conoscono affermano che per lei è naturale aiutare chi ha dei problemi.
Nella scheda ufficiale del Quirinale, che spiega il motivo per il quale la bambina pugliese ha ottenuto questo riconoscimento, si legge: “L’aiuto che è riuscita a dare a una compagna di scuola con grave disabilità ha consentito a questa di uscire dal silenzio e di aprire una comunicazione con l’intera classe. Grazie alla sua sensibilità e al suo affetto è riuscita a interpretare e comprendere i pochi segnali dell’amica, creando in questo modo nella classe un ambiente più aperto e inclusivo, dove la diversità è divenuta occasione di crescita per tutti”.
A Repubblica il papà Stefano racconta più dettagliatamente la storia di Rebecca: “Rebecca e la sua amica si conoscono da quando erano piccole, hanno frequentato la stessa classe dalla seconda alla quinta elementare. E da quando aveva sei anni Rebecca ha creato un ponte fra lei e il resto della comunità scolastica: accudiva la sua compagna, mangiava con lei”. Per la piccola Rebecca alzarsi e andare dalla sua amica quando era in difficoltà era un gesto naturale ed istintivo. Non riusciva a farne a meno anche se era presente un insegnante di sostegno e se i docenti le chiedevano di restare al suo posto. Alla fine nessuno le ha più impedito di avvicinarsi alla sua amica, tanto che gli insegnanti, resisi conto del legame tra le due compagne, lo hanno segnalato al preside ed infine al presidente della Repubblica.
Adesso Rebecca Maria Abate è alle scuole medie, mentre la sua amica frequenta ancora le elementari, ma la loro amicizia non si è rotta. Il papà ha aggiunto: “Per gli adulti è un gesto straordinario, per Rebecca è stato naturale entrare in contatto con lei e capirla”. Stefano Abate ha anche parlato dei genitori dell’altra bambina, dicendo: “Ci hanno ringraziato, si sentono lusingati anche perché sono di origine marocchina, e in una realtà piccola come quella di Lucera non è sempre facile integrarsi”.
Rebecca Maria Abate il 13 marzo sarà al Quirinale insieme agli altri premiati da Mattarella. Per il padre, la bimba non ha ancora capito quanto questo riconoscimento sia importante: “Non riesce a focalizzare, il rapporto che ha con i media non è quello di un adulto. Ha notato il clamore, ma continua a fare la sua vita”.