Certo, in un momento storico sociale della nostra bella Italia dove è difficile trovare un posto di lavoro, la notizia che stiamo per raccontare ha dell’incredibile.
È successo in una scuola di Sala Biellese dove si cercavano maestre con contratto a 35 ore settimanali. In quindici si sono presentate al colloquio con la preside, ma nemmeno una ha accettato. Sembrerebbe infatti che, per tutte le docenti esaminate, sarebbe stato difficile raggiungere in inverno la scuola che si trova a 600 metri sul livello del mare (?) . Anche troppo distante da Biella hanno detto.
La scuola in questione è un istituto che offre un progetto educativo moderno e al suo interno si trova anche una mensa che prepara pasti ai bambini e alle maestre. Eppure anche questo non sarebbe bastato a far dire si alle candidate.
La preside, non poco stupita dai rifiuti ricevuti, ha comunque inoltrato i curricula delle maestre esaminate a don Paolo Boffa, responsabile della scuola materna del Favaro di Biella che sta cercando una maestra: chissà che a loro qualcuna dica sì!
Ora io non so se oltre a quanto scritto ci sia dell’altro perché nel caso la motivazione fosse effettivamente la strada io dico che a queste “maestre” dovrebbe essere impedito trovare posto fisso per almeno 5 anni e sinceramente che valori può trasmettere a dei bambini una maestra che non sa fare un minimo di sacrificio. ..io lavoro a 23km da casa e mi ritengo fortunata…vado al lavoro con nebbia neve e pioggia. ..e vi assicuro che in queste zone non sono rare…almeno riesco a mantenere i miei 3 figli con dignità. …
Io percorrevo 50 km andata e 50 al ritorno annuale e dopo diversi anni sono ancora precaria. Io verrei di corsa
Da fonti certe, ti posso dire che la scuola è privata, lo stipendio non era adeguato alle ore , nella scuola dell’infanzia non si può lavorare per oltre 25 ore, praticamente davano solo i pasti e le spese viaggio. Post denigratorio nei confronti dei docenti, chi scrive questi articoli dovrebbe essere più professionale.
Sono una docente di scuola primaria in pensione da 2 anni, dopo aver svolto ben 43 anni di servizio e questa notizia mi ha lasciato esterrefatta! Agli inizi della mia carriera, pur di accumulare punteggio, anche per un solo giorno di supplenza, in qualsi stagione, altro che 14 km, ne percorrevo anche 100, e come me tantissime altre colleghe!! Con grande rammarico constato che è proprio cambiato il concetto di voglia di lavorare !!!
Come già Barbara, spero ci sia dell’altro…diversamente non ho parole. Minimo retrocedere nelle graduatorie. E pensare che tra andata e ritorno ne faccio almeno 50 tutti i giorni…a Roma…non so se.
Sono disponibile . .
Sono disponibile ……subito
Non so se ci sono altre motivazioni…. io sono in pensione da settembre ma quando ho iniziato andavo in una scuola privata in un piccolo paesino che non era collegato da mezzi pubblici… andavo in bicicletta xchè non avevo la macchina… anche d’inverno… e quando ha nevicato sono andata a piedi !!! Ero pazza???