Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova, scrive su Facebook un chiarimento in merito a chi deve mettersi in quarantena quando si scopre un caso positivo.
“Devono stare in isolamento, in attesa del tampone i contatti stretti di un positivo e non i contatti stretti dei contatti stretti. Quindi, se la classe viene messa in quarantena perché un bambino è positivo (non deve accadere per forza, è decisione della Asl), i fratelli dei ragazzi in quarantena possono andare a scuola. Tutti, tranne gli eventuali fratelli del positivo” spiega.
“L’isolamento dei contatti stretti scatta ovviamente quando si è accertata la positività: se decido di tenere a casa un bambino perché ha sintomi tipo raffreddore, non devo tenere a casa anche i fratelli. Una volta fatto il tampone, se il bambino dovesse malauguratamente risultare positivo, allora dovranno restare a casa anche i fratelli perché contatti stretti di un positivo” conclude.