Dopo aver visto e descritto le 10 competenze dell’insegnante moderno, le 8 competenze chiave dello studente moderno e le 10 competenze del collaboratore scolastico, è ora il momento di conoscere meglio l’insegnante di sostegno.
Perché dover differenziare le competenze dell’insegnante curricolare da quelle dell’insegnante di sostegno?
Il perché è semplice: non vogliamo differenziarle ma vogliamo aggiungerne delle altre! Quindi scopriamo una ad una le…
7 qualità dell’insegnante di sostegno
1) Sorridente
Portare la felicità, strappare una risata e un abbraccio, devono essere la dote più importante nel nostro lavoro; conquistiamo i bambini trasmettendo loro voglia di fare e di imparare e loro ci ricambieranno con mille soddisfazioni: dopotutto, l’apprendimento passa proprio attraverso le emozioni, no?
2) Elasticità
Molti insegnanti di sostegno sanno bene che possiamo esserci preparati la lezione della nostra vita per quel determinato giorno ma, se l’alunno che seguiamo proprio quel giorno è di luna storta, non ci si può fare proprio niente. Elasticità significa sapersi adattare al momento, abbandonare i progetti che ci eravamo preposti e saper inventare piccole lezioni/attività improvvisate per riuscire a lavorare anche solo 10 minuti.
3) Sostenere con discrezione
Non c’è cosa peggiore dell’insegnante di sostegno incollato al bambino; va a prendere il caffè con lui, lo accompagna in bagno anche se non necessario, gli dà la mano continuamente in fila o mentre è insieme ai compagni ecc. mai visti??? Io sì e mi vien da dire, bell’inclusione! Cerchiamo di essere discreti nel nostro sostegno: dobbiamo essere presenti quando il bambino lo chiede, nei momenti della didattica più impegnativa, ma dobbiamo sapere mantenere le distanze in tutte le altre occasioni, soprattutto nei momenti ricreativi; siamo assegnati alla classe non solo al bambino!
4) Capacità di collaborazione
Ancor più che in altri lavori, l’insegnante di sostegno deve saper collaborare e interagire positivamente con i colleghi; è un aspetto importantissimo non solo nei confronti del bambino e di tutta la classe ma anche per la “sopravvivenza” degli stessi insegnanti: il docente di sostegno è in perenne compresenza con qualche altro insegnante e, se le cose non vanno bene, lavorare diventa una sofferenza. Alzi la mano chi si è trovato costretto a uscire dalla classe con il bambino per poter sopravvivere nelle piccole giungle quotidiane!.
5) Conoscenza del computer come strumento compensativo
Sapere dove trovare giochi didattici, schede e attività on-line è un gran vantaggio nel lavorare con i bambini che hanno bisogno di esercitarsi molto sulle stesse attività, soprattutto quando i libri di scuola sembrano essere sempre più ristretti.
6) Conoscere a fondo il proprio ruolo
Durante gli incontri con gli esperti ci viene richiesto di attuare metodologie proprie di fisioterapisti, logopedisti, psicologi comportamentali ecc.; dobbiamo essere un sostegno per la famiglia che dimostra difficoltà interne o bisogno di comunicare; ci chiedono di portare ai servizi i bambini non autonomi come fossimo assistenti alla persona, e chi più ne ha più ne metta. Tutte queste richieste possono farci confondere e dimenticare il nostro ruolo: noi siamo insegnanti di classe esperti nell’inclusione di tutti i bambini con difficoltà.
7) Competenze e conoscenze teoriche
Lo studio e la preparazione di stampo sociologico, psicologico e pedagogico, sono fondamentali nell’insegnamento in generale, non solo per il sostegno. Diffidate dal “quell’insegnante è bravo, ha tanta esperienza” perché l’esperienza senza preparazione può valere ben poco. Nel sostegno, poi, dobbiamo essere sempre pronti a studiare e a imparare cose nuove: nuovi alunni assegnati, patologie mai incontrate, innovazioni interessanti nelle metodologie didattiche ecc.
Avete altre qualità da aggiungere? Credete che l’insegnante di sostegno abbia altre qualità oltre a quelle descritte? Fatecelo sapere nella sezione dei commenti!
di Teacher Maia
POSITIVA-
PROPOSITIVA-
MEDIATRICE
empatica, è la competenza fondamenta di tutte le altre
L’INSEGANTEDISOSTEGNO DEVE AVERE SOPRATUTTO YTANTO AMORE, Pazienza e cnsapevoezza el comportarssi con ilproprio alunno
L’insegnante di sostegno deve Amarsi e Amare ciò che fa. Ci sono insegnanti insoddisfatti che lo prendono come un ripiego e trasmettono una didattica indifferente. se insegni con amore, passione, credendo in ciò fai, gli altri hanno il piacere di imparare. Una didattica amata, con l’efficacia di una didattica ricercata: ecco cosa è in grado di fare un insegnante di sostegno che si ama quando insegna.
L’insegnante di sostegno idea e costruisce continuamente molti strumenti utili per compensare-esercitare-sviluppare competenze e abilità. Salvo poi accantonare il frutto di ore passate a tagliare,incollare,plastificare, se il bambino non gradisce o non è per niente interessato alla nuova attività.
L’insegnante di sostegno va in giro nelle librerie e nei supermercati per comprare una cosa ed esce con diversi sacchetti:”questo potrebbe essere utile per X,quest’altro è un libretto carino per Y”. Ovviamente tutte spese a carico dell’insegnante.
L’insegnante di sostegno è felice con poco:qualsiasi (ma proprio qualsiasi:anche lavarsi le mani da solo-a) successo è occasione per festeggiare.
L’insegnante di sostegno deve saper cavarsela, vivere solo, senza chiacchiere e amici, gestire le ansdie e le paure dei colleghi e le proprie, saper agire e pensare più in fretta che quando agisce, riuscire a non restarci mle durante le mille occasione in cui è umiliato, saper collaborare è un’illusione, la collaborazione c’è o non c’è e non si può fabbricarla, occorre con pazienza e diplomazia camminare tra le insidie per cavarsela nel migliore dei modi, facendo l’interesse del bambino prima del proprio a costo di mandare giù il rospo.
Essere Mediatore
IL mio figlio ha problemi di tic da 4 anni.E intelligentissimo,pero da fastidio in classe.Si annoia perche classe non è forte per niente.Insomma ,per dare lavorare ai insegnanti doveva accetare il maestro di sostegno.Una volta acceti i scuola non te lascia piu possibilita di rinunciare…Adesso il mio figlio ha 13 anni.Aveva 4 insegnanti per 3 anni. Solo uno sapeva lavorare con lui.Tutti altri umiliano,discriminano e portano via dalla classe.Adesso un insegnante di sostegno è un giovane uomo che assolutamente non corrisponde al suo ruolo:è presentuoso e buuta con forza il mio figlio dalla classe.Il preside fa finta di niente,il mio figlio lo oddia!!! NON CHIEDETE MAI UN SOSTEGNO!!! NON SONO CAPACI!!!
Anche gli insegnanti di sostegno sono esseri umani e possono sbagliare. Per questo è importante un lavoro in sinergia con la famiglia e sempre in comunione di idee con le insegnanti curriculari per trovare la strategia giusta. Non sarà questo insegnante o un altro da solo a risorgere i problemi di suo figlio, ma insieme potrete sicuramente aiutarlo.E inoltre per un insegnante che non riesce a creare un rapporto positivo con suo figlio non è giusto screditare una categoria.
Volevo solo far notare che, nell’immagine che rappresenta l’insegnante di sostegno, è stata disegnata una donna. anche le qualità/competenze sono descritte solo al femminile. Si tratta di un vero e proprio caso di discriminazione vergo gli uomini. Come se questi ultimi, a scuola, non esistessero.
Bell’esempio di inclusione!!!