Il lunedì mattina al suono della campanella iniziamo la settimana con il solito rito: i saluti, il cambio della data e… L’assegnazione degli incarichi.
I bambini fanno a gara per poter ricevere l’incarico più ambito: l’aiutante della maestra. Questo allievo o allieva ha il compito di distribuire fogli e quaderni, pulire la lavagna, svuotare il contenitore della carta da riciclare e cosa più importante di tutti: dare la mano alla maestra nella fila necessaria agli spostamenti.
Anche gli altri incarichi però riscuotono successo. Riordinare la libreria di classe o l’angolo giochi. Controllare il guardaroba all’entrata dell’aula,per avere un corridoio sempre ordinato: zainetti per l’educazione fisica appesi, scarpe e pantofole ben sistemate sotto la panchina, giacche, sciarpe e guanti al proprio posto. Abbiamo anche l’incaricato della pulizia aula: raccogliere gomme, matite, forbici sconfitte dalla forza di gravità e passare la scopa. Alzare le sedie. Insomma i piccoli compiti sono vari e ogni classe e docente sceglie, solitamente a inizio anno, con una piccola discussione di gruppo ciò che è più necessario.
Credo che sia un piacere per tutti potersi aiutare. Gli allievi si sentono grandi e importanti. Solitamente ogni anno gli incarichi cambiano e si adeguano alle esigenze dei bambini o della docente.
I genitori prendono spesso spunto da questi incarichi e li usano a loro volta in casa.
Aiutano il bambino a prendere coscienza del fatto che non tutto è dovuto e che ognuno può dare un po di sé per far funzionare il gruppo al meglio. Si instaura un senso di responsabilità e autonomia.
Insomma ci sono un sacco di lati positivi. E credo che nessuno si sia mai lamentato di questi incarichi. Anzi come detto sono sempre stati ben accetti e riutilizzati.
La settimana si conclude sempre al venerdì con un bel grazie a tutti i bimbi che hanno aiutato la docente. Ognuno pulisce il proprio banco con straccio e detergente pronti a tornare il lunedì con la voglia di scoprire e imparare cose sempre nuove in un ambiente “pulito” e ordinato grazie al personale non docente e sicuramente ai bimbi.
– Insegnante Scuola Primaria della Svizzera Italiana
Veramente, da sempre, lo fanno in Giappone… come si vede anche dalla foto. Se questo ottimo metodo è stato adottato anche in Svizzera tanto meglio…