Il presidente dell’Associazione Presidi Lazio, Mario Rusconi, riflette sulla proposta di prolungamento dell’anno scolastico.
“Prolungamento dell’anno scolastico? Può essere fatto, ma è un’operazione complessa. Va infatti tenuto presente che a metà giugno ci sono gli esami di terza media e di maturità. Se gli insegnanti sono impegnanti con gli esami, certo non possono continuare a fare lezione normalmente” dichiara all’Adnkronos.
“Si tratta di vedere come sarà articolata la proposta, per ora sono solo anticipazioni. Certo è che il problema esiste: i nostri ragazzi con il lockdown hanno già perso una parte dell’anno precedente, ora rischiano di perderne un altro. Sono tornati in classe al 50% da pochi giorni, in alcuni regioni ancora devono tornare” continua.
“E’ necessario trovare delle situazioni di ristoro così come è stato fatto per il mondo delle imprese. Il che vuol dire tirare fuori soldi per pagare gli insegnanti che vogliono fare corsi di recupero pomeridiani attraverso la didattica digitale. Nessun obbligo ma se vi fossero dei fondi, qualcuno potrebbe accettare” aggiunge.
Poi parla delle assunzioni degli insegnanti: “Ora nello specifico non sappiamo quel che il Governo potrà proporre, ma va trovato un correttivo a una situazione che dura da almeno 15-20 anni. Un sistema che preveda che le cattedre vengano coperte normalmente tra dicembre e gennaio“.
“Per esempio ora, che siamo a febbraio, ci sono ancora docenti che devono essere nominati, una condizione insostenibile che dura da decenni. L’auspicio è di trovare appunto un meccanismo per superare l’impasse burocratica che rende poco efficace l’azione della scuola” conclude.