Elena Donazzan riflette sulle dichiarazioni di Bianchi e sul suo programma per la scuola.
“Ho molto apprezzato questa uscita del neoministro sull’esame di Stato. Si ridà dignità all’esame attraverso un colloquio orale dove l’emozione deve essere tenuta come elemento di valutazione, dove la capacità di espressione e l’espressività diventano elementi fondamentali in una società che giudica anche questo” dichiara.
“Mi piace anche l’idea dell’elaborato perché, come affermato dallo stesso Ministro Bianchi, i ragazzi devono tornare ad imparare a scrivere. Perché viviamo in una società che molto tralascia, salvo poi essere inflessibile nel giudizio, e la capacità formale di scrivere in un buon italiano deve tornare ad essere centrale. Siamo i depositari della lingua più bella del mondo non possiamo abdicare ad essa” continua.
“So che in Bianchi troverò un Ministro attento, rispettoso delle autonomie territoriali e soprattutto che saprà valorizzare la scuola. Abbiamo passato dieci anni fianco a fianco, sulle rispettive posizioni, combattendo le stesse battaglie per la scuola quando lui era mio collega in Emilia Romagna, e sono convinta che continuerà ad avere la disponibilità e l’attenzione al mondo della scuola che ha sempre dimostrato in questi anni. Aspetti che sono del tutto mancati con il precedente Ministro” aggiunge.
Infine parla di didattica a distanza: “Sono convinta che bisogna recuperare per i ragazzi che hanno sofferto di più con la DAD, ma soprattutto, condividendo quanto detto dal Ministro Bianchi, bisogna recuperare la socialità, grande vuoto della didattica a distanza. Vorrei che nella scuola a giugno e, perché no, a luglio, si facesse musica, tanto sport”.
“Il Veneto con le sue giornate dello sport ha dato dignità ad una materia, ad una disciplina che considero trasversale perché aumenta le soft skills, le competenze trasversali dei ragazzi, ed è un elemento imprescindibile nella crescita, aiutando a formare il carattere dei giovani” conclude.