Nelle ultime ore sta facendo parecchio discutere l’apparizione dell’ex Deputata Vladimir Luxuria al programma Rai “Alla Lavagna”. L’ospite, come prevede il format, ha la possibilità di comunicare con una classe di bambini di quinta elementare.
Le opinioni di un docente di un Liceo Classico di Genova, il D’Oria, hanno scatenato un vero e proprio polverone, perché sul suo profilo pubblico di Facebook si è espresso in maniera piuttosto critica nei confronti di Vladimir Luxura e del programma Rai.
L’ex Deputata si è detta spaventata dal suo atteggiamento perché “Non voglio immaginare cosa potrebbe provare un adolescente gay nella sua classe dopo aver letto quelle considerazioni sui social. Anzi, lo so: cercherebbe di nascondersi, di annullarsi per il timore di essere scoperto”.
Riguardo all’opinione espressa dal docente Del Ponte, è intervenuta anche la dirigente scolastica. La preside Maria Aurelia Viotti si è detta dispiaciuta per lo sgradevole episodio, e ha dunque proseguito: «Non ne siamo responsabili né io né la scuola, chiedo scusa all’onorevole Luxuria per quanto scritto dal mio collega. Se quella considerazione fosse stata espressa in classe procederei con le sanzioni, ma essendo stata scritta su Facebook non ho titolo, anche se ne parlerò sicuramente con il professor Del Ponte. Devo dire che non ho mai ricevuto segnalazioni che possano far pensare ad esternazioni di questo genere con gli studenti».
Aggiunge: «Penso non sia mai accaduto e mi auguro non accadrà mai, anche se comprendo le preoccupazioni su eventuali studenti gay espresse da Luxuria. Da parte mia posso solo ribadire quanto il nostro liceo sia orientato alla massima apertura e alla discussione, come abbia nel suo DNA la tolleranza. Oltre all’offesa per le persone coinvolte, l’aspetto che più mi rattrista è che non vorrei che il pensiero di un docente venisse scambiato per quello degli 80 professori del liceo dando così un’immagine sbagliata della nostra scuola».
Infine invita apertamente Vladimir Luxuria: «Apro le nostre porte a Vladimir Luxuria e spero davvero che si possa organizzare un incontro pubblico».