Il caso dell’aggressione nei confronti della docente dell’Istituto Floriani di Vimercate si sta facendo sempre meno torbido. Nonostante siano passate oltre 2 settimane, ancora non sono stati identificati tutti i colpevoli. Però qualcosa inizia a muoversi.
Dopo una lettera del preside in cui chiedeva di confessare, qualcosa si è mosso nella coscienza di uno degli autori dell’aggressione. Lo studente ha quindi deciso di assumersi le proprie responsabilità e ha scritto personalmente alla sua professoressa.
“Non volevo ferire nessuno, ho fatto una cosa stupida”. La confessione è arrivata dopo il consiglio di classe che ha coinvolto studenti e genitori e dopo un interrogatorio tenuto dai carabinieri, che hanno ascoltato singolarmente tutti i possibili studenti coinvolti.
La docente aggredita è stata dimessa con una prognosi di cinque giorni. Al momento è tornata a scuola e ha confessato ai colleghi: “La spalla è guarita, il cuore no”. A ferirla in maniera particolare è stato il fatto che nessuno dei suoi studenti avesse l’intenzione di confessare e quindi di assumersi le proprie responsabilità, rimanendo particolarmente delusa dal loro comportamento.
Infatti nemmeno l’intervento del preside e delle forze dell’ordine hanno fatto saltare fuori i colpevoli. C’è stata una singola confessione, ma non è abbastanza. Intanto, durante le manifestazioni studentesche che si sono susseguite, gli studenti si distaccano da questo modello di bullismo scolastico. Il fatto di cronaca infatti ha avuto un’importante eco mediatico.
È stato proprio questa vicenda a spingere altri ragazzi a compiere un simile gesto: l’8 novembre infatti a Carbonia degli studenti, finita la lezione, hanno oscurato l’aula per poi colpire l’insegnante con il materiale scolastico.