Arriva direttamente dagli Stati Uniti d’America il primo vaccino che dovrebbe riuscire a combattere il Coronavirus. È una formula sperimentale creata da Moderna, un’azienda farmaceutica presente sul territorio da soli dieci anni. La società, che ha sede nello stato del Massachusetts, è specializzata nell’elaborazione di farmaci basati sull’RNA.
Secondo quanto riportato dal quotidiano New York Times, il primo vaccino contro il coronavirus è stato realizzato grazie a una particolare scoperta, rilevata il 10 gennaio 2020 da alcuni ricercatori cinesi. Attraverso ciò, gli esperti di Moderna hanno potuto riprodurre la sequenza genetica che contraddistingue il Covid-19. In un secondo momento, hanno potuto identificare una sequenza genetica presente nel virus, che consentirebbe di indurre una risposta immunitaria all’organismo che la riceve. In altre parole, questa sequenza dovrebbe evitare che si sviluppi la sintomatologia propria del virus di Wuhan nelle persone.
Per ora, il primo vaccino è stato prodotto solo in cinquecento esemplari, lo scorso 7 febbraio. Nei prossimi giorni, infatti, dovrà iniziare la fase dei test sugli esseri umani. Sarà un momento particolarmente delicato, in quanto consentirà di verificare se il vaccino sia effettivamente sicuro. Inoltre, permetterà di capire, soprattutto, se riesca a indurre la risposta immunitaria al Coronavirus sperata. I test verranno condotti su un campione di 25 volontari sani. Coordinerà il tutto il Nazional Insitute of Allegri and Infectious Disease (NIAID) di Bethesda, nel Maryland.
La fase dei test sul primo vaccino contro il coronavirus si suddividerà in due sotto-fasi. La prima inizierà attorno ad aprile, anche se i risultati non saranno pronti prima di luglio. Se gli esiti saranno positivi, gli scienziati avvieranno la seconda sotto-fase. In questo caso, il campione coinvolto sarà di gran lunga maggiore. Si ritiene che si potranno contare centinaia di persone, provenienti dalle varie aree del mondo in cui il virus si è diffuso.