Il ritorno in classe dopo le feste natalizie preoccupa i presidi, nonostante le rassicurazioni del Ministro dell’Istruzione.
Bianchi ha dichiarato: “Tutti gli studenti torneranno in classe. Se si riscontreranno dei focolai, saranno i presidenti delle Regioni e i sindaci a decidere se chiudere o no l’istituto dove è scoppiato il cluster. Saranno condizioni straordinariamente rilevanti ma isolate“.
Il presidente del sindacato dei presidi di Roma, Mario Rusconi, lancia però l’allarme: “La ripresa delle lezioni si prospetta tutt’altro che semplice perché dirigenti e segreterie delle scuole sono subissati, in queste ore, da mail di casi di studenti, familiari, docenti o personale Ata infetti da Covid. Ciò che stiamo registrando nelle scuole della capitale e del Lazio ci fa pensare che sia così anche per il resto delle scuole italiane“.
Perplesso anche Antonello Giannelli, presidente nazionale ANP: “Andrebbe introdotto l’obbligo di tampone per il personale scolastico esente, cioè esonerato dalla vaccinazione anti-covid. I contagi crescono esponenzialmente, le scuole vanno messe in sicurezza attraverso l’attuazione di un piano generale di screening, che garantisca un monitoraggio continuo della salute della popolazione scolastica, intesa come studenti e personale, esenti inclusi“.