Ancora una volta, un dipendente ha ben pensato di poter nascondere di aver contratto il coronavirus ai colleghi e ai capi, per evitare la quarantena e continuare a lavorare. Questa volta si tratta del lavoratore di un’azienda in provincia di Torino, la quale si occupa di servizi per l’industria.
Secondo quanto riportato da La Stampa, il dipendente ha “omesso nell’ultimo mesi di informare l’azienda, i colleghi e i clienti di essere stato a stretto contatto con una persona che aveva manifestato tutti i sintomi da Covid-19: febbre, stanchezza e tosse secca“. In particolare, non ha nemmeno messo in atto tutti quei comportamenti idonei a prevenire il rischio di contagio del virus. In tal senso, sul posto di lavoro non ha indossato la mascherina e i guanti . Per di più, non ha nemmeno osservato il periodo di quarantena obbligatorio.
Il fatto risulta essere ancora più grave se si prende in considerazione il ruolo del dipendente all’interno della struttura aziendale. Egli, infatti, lavora come “coordinatore del servizio di prevenzione e protezione”. Si occupa, infatti, di informare e formare i colleghi su come evitare gli infortuni sul posto di lavoro e di pianificare le misure necessarie per garantire la sicurezza di tutto il personale.
Necessariamente, l’azienda ha dovuto inviare al dipendente una formale contestazione disciplinare. In tal senso, il responsabile potrebbe essere licenziato e, addirittura, ricevere una denuncia penale. L’avvocato Lorenzo Lanzo, il legale dell’azienda torinese, ha spiegato: “Il comportamento tenuto dal lavoratore è gravissimo, perché ha esposto colleghi e clienti a rischi reali per la loro salute. In qualità di responsabile della prevenzione, avrebbe dovuto fare esattamente il contrario, cioè procedere a un’attenta valutazione dei pericoli e stabilire le strategie per evitare l’eventuale contagio“.
Allo stato attuale, dunque, dato il particolare momento di crisi, si attendono eventuali disposizioni per il dipendente.