Scoperti resti di antichissimi continenti perduti sotto il ghiaccio del Polo Sud. L’incredibile ritrovamento è il frutto del lavoro svolto da un team di ricerca internazionale dell’Istituto di Geofisica dell’Università di Kiel in Germania insieme ai colleghi del British Antartic Survey (BAS) di Cambridge, fra i quali anche un nostro connazionale Fausto Ferraccioli, e dell’Agenzia federale per la cartografia e la geodesia (BKG) di Francoforte sul Meno.
I dati emersi grazie al satellite GOCE (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che sono stati raccolti nel periodo 2009 al 2013 in cui è rimasto in orbita , sono stati messi a confronto con analisi sismologiche e hanno rivelato antichissimi continenti sotto il Polo Sud. “Queste immagini di gravità stanno rivoluzionando la nostra capacità di studiare il continente meno conosciuto sulla Terra, l’Antartide”, ha dichiarato il dottor Ferraccioli.
Almeno tre distinti frammenti denominati “cratoni” sono stati riconosciuti nelle immagini in base allo studio fatto dal team guidato dal prof. Jorg Ebbing dell’ateneo tedesco: il primo individuato sotto la Terra della Regina Maud; il secondo vicino all’Australia ed il terzo situato tra il mare di Weddell e il continente antartico; terre che fino a 160 milioni di anni fa erano in superficie.
Questo rivela come si sono formati non solo l’Antartide attuale ma anche da dove vengono i continenti che oggi conosciamo, frutto della separazione della Gondwana.