Avere una scuola migliore in Italia è il sogno di tutti. Per i docenti significherebbe avere un lavoro più stimolante e, allo stesso tempo, più soddisfacente; per gli studenti si tradurrebbe in un metodo di apprendimento differente; i genitori sarebbero più rilassati ed eviterebbero dunque di criticare costantemente l’operato dei docenti.
Cambiare la scuola quindi è un obiettivo comune per più categorie, ma, a quanto pare, questo concetto può essere frainteso. In molti ritengono che il vero cambiamento scolastico consista in una scuola che sappia fare inclusione, che insegni in maniera stimolante e che retribuisca in modo adeguato i docenti.
A quanto pare però alcuni studenti hanno frainteso il concetto di “cambiare la scuola”. La vicenda di svolge a Pisa, più precisamente all’istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione Giacomo Matteotti. Un gruppo di studenti ha dichiarato: «Vogliamo migliorare la scuola, il preside non ci ascolta: che dobbiamo fare?». Questa dichiarazione lascia presagire delle belle intenzioni: studenti uniti che desiderano una scuola migliore. Ma le cose sono andate diversamente.
Le dichiarazioni infatti sono state fatte indossando un passamontagna e dei cappucci. Gli studenti “desiderosi di cambiare la scuola” hanno occupato l’istituto impedendo ad altri di frequentare le lezioni. In poche ore i facinorosi hanno devastato tutto.
In tutto sono stati rubati 20 computer portatili, distrutte 8 fotocopiatrici, divelto le porte, svuotati gli estintori e distrutto il sistema di sicurezza. È andato distrutto anche un defibrillatore. In tutto sono circa 20mila euro di danni. La polizia è in cerca dei colpevoli.
Un atto vergognoso che di “cambiamento” non ha proprio nulla.