Una bambina della scuola primaria Filzi di Pisa ha rischiato di trovarsi lingua e palato tagliati da pezzi di vetro nascosti nella minestra servita a mensa. E’ accaduto venerdì.
La piccola fortunatamente se ne è accorta in tempo ed ha subito avvertito la maestra, che ha immediatamente fatto interrompere il pasto anche agli altri alunni. Il comune non ha commentato.
L’episodio fa tornare alla mente almeno altri quindici casi del passato, con scoperte di ogni tipo, dalla gomma ai chiodi, nei piatti delle mense scolastiche. Il personale della scuola ha avvertito Palazzo Gambacorti e il padre della bambina, dopo aver inviato una mail indignata, minacciando di denunciare il Comune, il quale chiederà spiegazioni alla Elior Ristorazione Spa, gestore del servizio.
Nella stessa scuola era già avvenuto un fatto simile nell’ottobre 2015, insieme ad altri episodi in altre istituti. L’amministrazione dell’epoca, come da contratto, fece pagare una penale di 500 euro alla società fornitrice dei pasti dopo che una bambina aveva trovato anche in quell’occasione una scheggia di vetro nel piatto.
Era partito un protocollo di segnalazione all’ufficio scolastico e dal Comune alla ditta appaltatrice del servizio con le cucine centralizzate a Ospedaletto. Il 1 marzo del 2011 era stata applicata la sanzione di 2000 euro per il “ritrovamento di frammento di plastica all’interno delle lasagne alla bolognese”, sempre alla Filzi. Questa volta è toccato ai frammenti di vetro.