Q e U non vogliono uscir sole
e si portano dietro una vocale.
I-O-A-U oppure E,
l’importante che comunque c’è.
C ed U invece sono liete
e si fanno buona compagnia,
ma talvolta, sai, però succede
che con loro una vocale stia.
C’è un CUORE che ama veramente,
più felice con la O si sente,
poi c’è un CUOCO tanto indaffarato
e la O una mano gli ha dato.
Guarda il CUOIO che sembra tanto duro,
con la O si sente più sicuro
e la I dentro quel CIRCUITO
c’è finita per caso fortuito.
C’è una SCUOLA a tutti i bimbi aperta,
senza O si sente troppo stretta
e un TACCUINO per prendere gli appunti
fa i capricci più di tutti quanti.
Prova a SCUOTERE con forza e con vigore
quella O non la potrai levare,
quanti capricci fan certe parole
se C ed U si sentono un po’ sole!
POESIE GRAMMATICALI
Le storie di qu, cu e cqu. Le storie di gno, gna, gni, gne. Le storie doppie
Le storie di sce e sci. Le storie degli articoli. Le storie dell’accento
Le storie di ghe e ghi. Le storie di gli. Le storie dell’apostrofo
I viaggi di Giovannino Perdigiorno