Papa Francesco ha fatto una particolare confessione, dichiarando di sentire molto spesso il suo vecchio compagno di scuola vittima di bullismo. Il pontefice ha ammesso di non essere mai stato bullizzato ma conosce molto bene le conseguenze di questo terribile atto, avendo avuto come amici a scuola molte vittime.
“Ancora oggi sento al telefono un mio compagno di scuola delle medie che era tra quelli che venivano costantemente presi di mira dai compagni e denigrati. Ha superato questi problemi, però aveva sofferto molto per questo. Bisogna guardare agli altri sempre con empatia e speranza. E basta anche solo un uomo buono perché ci sia speranza”.
Papa Francesco ha proseguito il suo racconto parlando di educazione, ritenendo che la frase “Ragazzino, che cosa ne vuoi sapere? Studia e poi ne riparleremo” sia la peggiore tra le frasi che un insegnante possa dire ai suoi alunni.