Il 3 dicembre è stata una data molto importante: era infatti la giornata internazionale delle persone con disabilità. Quella particolare giornata ha lo scopo di sensibilizzare le persone ed avvicinarle a coloro che sono disabili o sofferenti. A sottolineare l’importanza di tale data ci ha pensato il Santo Padre che, tramite Twitter, ha scritto: “Le persone disabili e sofferenti si riaprono alla vita appena scoprono di essere amate! E quanto amore può sgorgare da un cuore grazie alla terapia del sorriso”.
Papa Francesco, nel corso della presentazione di un saggio di Maurizio Mirilli, Un briciolo di gioia, ha ritenuto necessario ribadire l’importanza del dare gioia: “Di gioia abbiamo bisogno tutti, ne ha bisogno ogni essere umano, creato per gioire dell’amore del suo Creatore. Senza la gioia la vita sarebbe come una pietanza senza sapore, sciapa, priva di gusto e di senso. Attenzione, però, è della gioia piena che stiamo parlando, non di quella effimera, passeggera e vana, non di quella che va a braccetto con la mondanità e il consumismo”.
E dunque prosegue, facendo riferimento al saggio: “La felicità è la perla preziosa che si riceve quando si entra nella logica del servizio e del dono di sé. È la gioia dello ‘scartagonismo’, come la definisce l’autore, alla quale si giunge quando si collabora con Dio nel rendere protagonisti gli scartati”.
È bene ricordare, contrariamente a quanto si possa pensare, che l’Italia presenta un modello particolarmente avanzato per quanto riguarda il sostegno scolastico per le persone con disabilità. In tutto sono oltre i 250mila gli alunni con disabilità certificata. Ad aiutarli, oltre agli insegnanti, ci sono oltre 150mila docenti di sostegno pronti ad accompagnarli in questo percorso didattico. Nonostante ciò, esiste sempre un margine di miglioramento a cui l’Italia deve sempre puntare.
Il Presidente della Camera Roberto Fico ci ha tenuto particolarmente a sottolineare come il concetto di inclusione, soprattutto in ambito scolastico, sia essenziale. Questo è stato il suo messaggio: “Bisogna operare per la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita sociale e civile e combattere qualunque forma di discriminazione nei loro confronti, e ogni indifferenza. Un aspetto importante è poi quello della piena accessibilità di tutti gli spazi e i luoghi, perché anche questo significa combattere le discriminazioni,[…] assicurando loro pieni diritti e una adeguata qualità della vita, rafforzando per esempio gli strumenti di integrazione scolastica e adottando misure che favoriscano l’inserimento dei lavoratori disabili, in un’ottica non più assistenzialistica ma di effettiva inclusione”.