Anche da Fiumicino, comune del litorale romano, giunge la notizia di un nuovo terribile caso di abuso tra le mura domestiche. Si tratta di un uomo di 35 anni che è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale sulla nipote minorenne, oltretutto mettendola incinta.
L’operaio è di origine rumena, incensurato, e viveva in Italia ormai da molTi anni, con la famiglia della sorella. E così proprio nel luogo in cui avrebbe dovuto sentirsi più al sicuro, la piccola nipotina 13enne è stata violentata dall’uomo, ora incastrato anche dal Dna. La gravidanza della ragazza è stata poi interrotta al quarto mese.
Tutto ciò è venuto fuori soltanto oggi, ma a quanto pare i fatti risalgono allo scorso agosto. È su ordine di un giudice del Tribunale di Civitavecchia che l’uomo è stato tradotto in carcere. Dalle notizie riportate da Il Messaggero, davanti agli inquirenti si è difeso appellandosi al fatto che in quel momento era ubriaco e dicendo di non ricordare nulla.
Sul tema della violenza sulle donne e sui minori, il Procuratore generale della Corte d’Appello di Roma Giovanni Salvi, anche in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha voluto sottolineare quanto la situazione rappresenti davvero un’emergenza nel territorio romano. Si registra infatti un innalzamento considerevole di casi e denunce; possiamo infatti riportare alcuni numeri che danno un’indicazione sulla gravità della situazione.
I casi di violenza sessuale sono aumentati del 24% in un anno: si è passati dai 633 procedimenti registrati nel 2017 ai 789 nel 2018. Sale invece da 11 a 19 il numero di denunce di stupro.