Ore di attesa per Piera Maggio, che sta aspettando i risultati delle analisi del sangue di Olesya Rostova per sapere se la ragazza potrebbe in realtà essere sua figlia Denise Pipitone.
Il suo legale Giacomo Frazzitta ha dichiarato: “In questo momento siamo in attesa di avere il gruppo sanguigno ed è questo lo step preliminare all’eventuale valutazione della sequenza del Dna di Olesya per verificarne la compatibilità con quello di Denise Pipitone per cui, da questo punto di vista, siamo in attesa di avere il gruppo sanguigno per vedere se intanto il gruppo sanguigno combacia e se così fosse, passiamo allo step successivo e sicuramente entro il weekend, i giornalisti che si stanno occupando in Russia del caso di Olesya che l’aiutano per la ricerca, mi hanno assicurato che ci faranno avere il gruppo sanguigno”.
Ci sono quindi delle procedure da rispettare anche per sapere il gruppo sanguigno della ragazza: “Loro non ce lo potevano dare perché lo deve dare direttamente Olesya per un discorso di privacy e quindi siamo fiduciosi dell’attesa. È chiaro che qualora il gruppo sanguigno dovesse essere identico o comunque compatibile con Denise noi proseguiremo altrimenti, come è capitato tante altre volte, ci fermeremo e aspetteremo la prossima segnalazione interessante. Piera, purtroppo devo dire, è abituata in questi anni a ricevere segnalazioni, alle attese non ci illudiamo mai e ormai queste procedure le prendiamo in maniera molto asettica. Nel caso di specie c’è una storia che è quella di Olesya che ha che ha commosso tutti, ha commosso pure Piera e logicamente questo ha toccato il cuore. In questo momento di coinvolgimento quella bimba è alla ricerca della mamma e Piera è alla ricerca di sua figlia. Se il test è compatibile, cosa che tutti noi spereremo, è la speranza del cuore che però deve fare i conti con la scienza”.
Ed in questi giorni è tornato a galla il nome di Behgjet Pacolli, ex marito di Anna Oxa che si occupava di rapimenti internazionali all’epoca della scomparsa di Denise. L’uomo aveva sempre parlato della presenza della bambina in un campo rom, ed è proprio con una zingara che Olesya ha vissuto da piccolissima. Giacomo Frazzitta ha commentato: “Noi con lui non abbiamo mai parlato e in realtà abbiamo avuto notizie attraverso i giornali. Lui disse che aveva fatto una ricerca nell’Est Europeo attraverso le pubblicazioni sui giornali e che non aveva trovato nulla. È sicuramente una persona che non aveva bisogno di pubblicità e che se si era approcciato a questa storia, lo aveva fatto perché voleva raggiungere un obiettivo. Noi siamo sempre rimasti in attesa di un incontro con lui che non è mai avvenuto. L’augurio è che possa veramente questa Pasqua portare una bella sorpresa ma noi stiamo con i piedi per terra”.