A Rotterdam, in Olanda, due studentesse sono state uccise a pochi giorni di distanza. L’ultima, una 16enne che studiava in una scuola di Design, è stata assassinata martedì verso le 13 davanti a molte persone, tra cui altri studenti. La ragazza si trovava nel deposito di biciclette della sua scuola quando è stata ferita a morte da colpi di pistola.
Poco dopo la polizia ha arrestato un sospettato, un uomo di 31 anni che, secondo quanto emerso, conosceva la vittima. Non si sa ancora però che relazione ci fosse tra i due e quale fosse il movente. Il presunto omicida è stato fermato dalle forze dell’ordine a circa due chilometri dalla scuola. La polizia ha sequestrato una Opel nera trovata fuori dalla scuola, appartenente al sospettato.
Un 14enne che ha assistito alla scena ha raccontato ai media locali: “All’inizio ho pensato fosse caduta o qualcuno l’avesse picchiata, solo più tardi ho capito che le avevano sparato”. Il delitto avvenuto nel deposito di biciclette è avvenuto a meno di una settimana di distanza da un altro sconvolgente omicidio. Sarah Papenheim, studentessa americana di psicologia di 21 anni che frequentava l’Università Erasmo da Rotterdam, è stata accoltellata a morte nel suo appartamento. A quanto si sa, la ragazza era giunta a Rotterdam per studiare e per dimenticare il suicidio del fratello maggiore. La polizia anche in questo caso ha arrestato un sospettato.
La normativa sulle armi in Olanda è molto restrittiva e la maggior parte dei delitti sono riconducibili a regolamenti di conti tra bande criminali rivali.