Il recente lockdown ha messo a dura prova tutti i settori professionali, compreso quello della scuola. Per questo motivo il Comitato Priorità alla Scuola ha invitato genitori e insegnanti a fare il 3 giugno una protesta contro la didattica a distanza.
“No DaD Day” è il nome che è stato dato a questo sciopero di massa. L’obiettivo della protesta contro la didattica a distanza è quello di segnalare i problemi e le mancanze riscontrate con essa. Il Comitato Priorità alla Scuola afferma che “il governo deve reperire e mettere a disposizione tutte le risorse necessarie: occorre investire in spazi adeguati e in misure di prevenzione, aumentare massicciamente il personale docente e Ata“.
Il Comitato dichiara la sua preoccupazione di fronte all’iniziativa di riaprire a settembre tutte le scuole, senza apparenti adeguamenti sostanziali rispetto al periodo precedente il lockdown. Continua dicendo: “Non può scomparire dalle priorità di governo ogni riferimento al reperimento di risorse straordinarie, mentre si propone la riduzione del tempo scuola e si lascia via libera al fai-da-te delle singole istituzioni e all’arbitrarietà dei singoli dirigenti di decidere turnazioni/alternanze e utilizzo di didattica a distanza (già dalla scuola media!)”.
Infine il Comitato Priorità alla Scuola giustifica il “No DaD Day“, concludendo: “E’ inammissibile che lo Stato destini decine di miliardi alle imprese private e riservi alla scuola pubblica solamente un miliardo e mezzo in due anni. Non accetteremo niente di tutto questo“.