Il nuovo decreto Covid, approvato dal Consiglio dei Ministri, permette la riapertura delle scuole in zona rossa e prevede che un’eventuale, nuova chiusura, sarà dettata solamente da situazioni di estrema gravità.
I governatori delle Regioni sono quindi obbligati a mantenere la didattica in presenza fino alla prima classe di scuola secondaria di primo grado.
“Si pone un freno al protagonismo di alcuni presidenti di regione, prevedendo che questa regola sia uguale e immodificabile su tutto il territorio nazionale. Adesso lavoriamo insieme affinché anche per gli studenti più grandi si giunga a soluzioni di questo genere” affermano soddisfatti gli esponenti del Movimento 5 Stelle.
Anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commenta positivamente la scelta: “Finalmente e il Governo assume il suo ruolo previsto dalla Costituzione e finalmente si porrà fine alla vergogna possa in essere soprattutto in Campania“.
“Dai dati da noi acquisiti non c’è stata quella consapevolezza necessaria per affrontare dispersione scolastica e problematiche varie. Il Governo finalmente assume, e io questa linea la condivido, che sul diritto all’istruzione decide il Paese. Se il 7 aprile si decide di aprire le scuole, le scuole si aprono, se ci sono valutazioni differenti in determinati luoghi le farà il Governo per ragioni di natura assolutamente eccezionale. La si finisce con la propaganda di turno in quel territorio e in quell’altro e le infinite campagne elettorali che si sono fatti alcuni presidenti di Regione” aggiunge.
Toccafondi dichiara: “Da novembre si è seguito un percorso in cui il governo dava regole per tenere le scuole aperte e diversi presidenti di regione le chiudevano. Il sistema scolastico si è così trovato ostaggio della fantasia delle ordinanze regionali, che chiudevano, a prescindere dalle regole nazionali, le scuole dall’infanzia alle superiori“.
“Adesso il governo Draghi da una indicazione chiara alle regioni e speriamo sia chiaro che la scuola deve essere l’ultima a chiudere” conclude.