Il ministro dell’Istruzione Bianchi parla del nuovo anno scolastico e pensa al futuro della scuola.
“La scuola in settembre sarà in presenza, ma una scuola che sa usare la Dad e non ne ha paura” dichiara nel corso del videoforum di Repubblica.it.
“I ragazzi devono saperla usare senza esserne schiavi. Noi stiamo lavorando per poter tornare a una presenza irrobustita dalla coscienza degli strumenti che dobbiamo saper usare. I ragazzi vivono con il cellulare in mano, con il pc, devono imparare che sono strumenti importanti ma non devono esserne schiavi” aggiunge.
Parla poi delle classi pollaio: “Dobbiamo ripensare il modello classe che va superato, ci sono già tante sperimentazioni. I gruppi classe devono essere riconsiderati. Abbiamo problemi di numerosità soprattutto alle scuole superiori nelle grandi città. È un problema di dimensionamento degli istituti che va ripensato. In molte altre parti del Paese facciamo fatica a fare le prime“.
“Bisogna pensare una scuola vicina alle persone, nuovamente nelle mani delle proprie comunità. C’è oggi una idea di scuola novecentesca: tutti in classe per età, tutti allineati, ma questo concetto fa parte della scuola vecchia” conclude.