L’8 febbraio al Middlemore Hospital, South Auckland, la piccola Taya Kauri è morta a soli 9 anni, dopo essere andata in arresto cardiaco. La bimba si era svegliata la mattina lamentando un “battito cardiaco accelerato”, così riporta Givealittle, una pagina creata per aiutare la famiglia della piccola “principessa” scomparsa troppo presto.
In particolare con questa pagina si intendono raccogliere donazioni per i suoi genitori e le quattro sorelle; e già martedì sera erano stati raccolti oltre $ 15.500. Riguardo alle sensazioni della piccola il mattino dell’8, la mamma Monique Kauri ne parla anche a Stuff, raccontando di un bruciore al petto oltre che di un battito cardiaco accelerato. Lei aveva erroneamente pensato si trattasse semplicemente dell’ansia di andare a scuola, ma comunque l’ha portata alla clinica Papakura’s Accident and Emergency.
Lì la frequenza cardiaca di Taya è risultata essere oltre il doppio di un normale battito cardiaco a riposo, per cui la piccola è stata immediatamente trasportata in ospedale con l’ambulanza. Purtroppo però, nonostante i tentativi dei medici di salvarla, la piccola è morta sei ore dopo.
La zia di Taya, Nicole Pigou, su Givealittle scrive: “Nonostante sia stata portata di corsa all’ospedale di Middlemore, la meravigliosa equipe medica non è stata in grado di salvare la nostra piccola“. Eppure Taya per un intero anno aveva lamentato problemi di salute, ma i medici avevano inizialmente attribuito i suoi sintomi all’ansia. Sintomi quali l’essere molto stanca, senza fiato e senza appetito.
Ed oggi non possiamo far altro che leggere sulla pagina di Givealittle “Taya era gentile e premurosa: era sempre pronto a dare una mano ai meno fortunati e si assicurava che nessuno rimanesse indietro … Era davvero speciale per quelli abbastanza fortunati da averla conosciuta“; ed assistere al dolore dei suoi cari che la ricordano così: “Ha lasciato un grande buco nella nostra famiglia, non potremo mai dimenticare i suoi occhi scintillanti e la sua piccola risata sfacciata”.