Com’è la situazione scolastica attuale in Italia? A delineare il quadro del nostro Paese ci ha pensato l’Invalsi che, il 14 marzo, ha presentato il rapporto al Miur sul valore aggiunto nelle prove Invalsi 2018. Questo rapporto mostra l’effetto che ha la scuola sugli studenti e misura le competenze degli stessi basandosi su 3 fattori extrascolastici: il livello socio-culturale del territorio (background ambientale); 2) il livello socio-culturale della famiglia di ciascun alunno (background individuale); 3) le competenze che gli studenti già possedevano all’ingresso della scuola.
Parlando ad esempio delle scuole del Sud Italia, emerge che esistono scuole medie veramente valide per quanto riguarda l’insegnamento dell’Italiano e della Matematica, ma queste non superano l’1%. Le meno efficaci invece, ovvero quelle che non sono riuscite ad “elevare” i propri alunni, superano il 10%. Salendo geograficamente però questa situazione migliora.
Un discorso analogo è possibile farlo anche per le scuole superiori. Nel Sud Italia i licei eccellenti rappresentano il 4%, mentre quelle meno efficienti sono meno del 10%. I risultati ottenuti rispecchiano le aspettative. Sono infatti una minoranza gli istituti che sono andati oltre le aspettative (in positivo e negativo).
L’invalsi dunque sottolinea un aspetto: «La più accentuata polarizzazione fra le diverse istituzioni scolastiche nell’Italia meridionale e insulare era d’altronde già segnalata dalla maggiore variabilità tra scuole, anche a parità di livello socio-economico, che emergeva dall’analisi dei risultati delle prove».
Dunque nessuna rilevante novità, c’è stata solo una conferma di un qualcosa che già era stato evidenziato nelle scorse analisi del mondo scolastico.