I familiari colpiti dalla tragedia del Ponte Morandi non prenderanno parte all’inaugurazione, ecco perchè:
Il nuovo viadotto della città di Genova che sostituirà il Ponte Morandi è quasi stato ultimato, ma non tutti sono pronti a festeggiare. É stato infatti pubblicato un comunicato da parte del Comitato in ricordo delle vittime della tragedia avvenuta il 14 agosto del 2018: “Saremo onorati che nella cerimonia siano nominate le nostre vittime, che meritano un posto in prima fila, ma come Comitato non parteciperemo alla cerimonia di inaugurazione. Quel momento, in quel luogo, non può essere parte di noi”.
“Dopo le nostre pressanti richieste e l’importante intervento del presidente Mattarella l’inaugurazione ha acquisito connotazioni di sobrietà, soprattutto in rispetto di coloro che da quel ponte non sono più tornati. É è stato complesso riuscire a gestire i sentimenti contrastanti che affollavano la nostra mente, infatti le emozioni che la crescita di questa nuova struttura hanno suscitato in noi sono sempre state molto forti, come potrete immaginare”: continua il Comitato.
“È stato molto difficile assistere in questi mesi alle molte cerimonie e come abbiamo sempre sostenuto, per l’origine ‘indegna’ che ha avuto questa costruzione, il nostro cuore e quello di molti cittadini ha sempre sperato in un’inaugurazione sobria, infatti da sempre pensiamo che i motivi di festeggiamento dovrebbero essere altri. Ci siamo mossi con forza quando abbiamo capito che l’evento di inaugurazione avrebbe potuto diventare un evento mediatico di gran festa. Non ci siamo opposti a concerti di musica classica, ma francamente a un certo punto si era generata una tale confusione nell’informazione che per tutti penso sia stato difficile dipanare la matassa. Per noi purtroppo la ricostruzione del ponte, che dovrebbe unire nuovamente la città, non riuscirà mai a ricostruire quello che abbiamo perso, il lavoro che è stato fatto è molto, le persone che hanno operato nella ricostruzione meritano il nostro rispetto, ma questo ponte per noi ha un significato ben preciso che ci strazia il cuore”.
E riguardo l’intenzione del Presidente della Repubblica di mantenere sobria la presentazione aggiunge: “Ringrazieremo personalmente il Presidente nell’incontro privato che avremo, sia per il suo intervento in questa vicenda, sia per averci permesso di parlare con lui e comunicare il nostro sentire”. Il portavoce Egle Possetti ha annunciato di avere presentato una richiesta al sindaco di Genova per: “un momento intimo di inaugurazione del ‘Cerchio dei 43 alberi’ che sarà installato sotto al ponte. Questo sarà il primo abbozzo del Memoriale in ricordo delle vittime. In quel luogo sentiamo la presenza del nostro cuore e il sindaco ci ha dato la massima collaborazione per organizzarlo”.