Chiara Gualzetti, la ragazza di 15 anni uccisa da un suo amico a Monteveglio (Bologna), avrebbe sofferto a lungo prima di morire sotto le coltellate ricevute.
Sarebbe stato proprio il suo assassino a dichiararlo davanti alle forze dell’ordine: “Ricordo che la colpivo ma non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano”. Questo nonostante la ragazza avesse ricevuto molti fendenti e fosse stata colpita anche con calci.
L’assassino ha poi confessato di aver ucciso Chiara perché aveva sentito la voce di Samael, un demone con cui “parlo da molto tempo” e che “ho anche visto, un uomo di fuoco”.
Il ragazzo resterà in carcere perché potrebbe colpire ancora. La madre di Chiara, intanto, fa sapere: “Mi affido alla giustizia, e la voglio”.