Perché studiare la scuola? Perché la scuola è cultura, innovazione, amicizia, responsabilità, educazione e crescita.
Per questi motivi ho deciso di studiarla.
Mi chiamo Francesco, ho 24 anni e nel mese di novembre 2016 ho trascorso due settimane all’interno di un istituto comprensivo finlandese, la scuola Kirkkojarvi di Espoo, con lo scopo di scrivere la mia tesi di laurea e di studiare le potenzialità di questo modello educativo.
Vi chiederete come mai e perché ho scelto di andare proprio in Finlandia.
Dovete sapere che il sistema educativo finlandese viene considerato, attualmente, un vero e proprio modello organizzativo di formazione scolastica, un modello dove ogni singolo studente e insegnante viene messo al centro di un progetto educativo e formativo, un modello di innovazione e di investimento. Giusto ricordare che le scuole finlandesi, da molti anni, si trovano sempre tra i primi posti della classifica internazionale PISA.
La prima tappa della mia visita è stata L’AULA INSEGNANTI: un accogliente spazio con divani, lavagnette, tavolini e un grosso angolo cucina. Questo luogo viene considerato un’area estremamente importante per l’istituto scolastico. Tutti i docenti, prima di iniziare la propria lezione mattutina, si riuniscono in quest’aula e parlano, cucinano e si bevono un buon caffè. In sostanza fanno aggregazione e comunità fin da subito.
Un secondo aspetto fondamentale della scuola Kirkkojarvi è L’AMBIENTE SCOLASTICO: una struttura enorme, pulita ma anche tutta trasparente. Ogni mattina prima di entrare a scuola gli studenti e le insegnanti si tolgono le scarpe e restano in calzini. “È molto più comodo… I bambini si sentono più liberi e apprendono più facilmente”. Spiega una docente della scuola.
Una lezione scolastica finlandese è composta, generalmente, da 45 minuti di lezione e 15 minuti di intervallo. In questi 15 minuti gli alunni sono fortemente invitati a uscire in giardino e giocare. Pioggia, non pioggia, vento o neve non influenzano questa regolarità. Il tempo dedicato al gioco è un aspetto estremamente importante nella vita scolastica finlandese.
I DOCENTI FINLANDESI godono di un grande prestigio sociale e hanno una notevole autonomia nella progettazione dei loro programmi scolastici e nella scelta dei materiali didattici. Tutto questo è incentivato dal fatto che il loro stipendio medio è molto più elevato rispetto a quello italiano.
Inoltre, i docenti finlandesi cercano di differenziare il più possibile i propri metodi d’insegnamento in modo tale da coinvolgere il maggior numero di studenti e facilitare così lo studio. Si studia per imparare e non per passare.
Un terzo aspetto della scuola Kirkkojarvi, ma più in generale di tutte le scuole finlandesi, sono le Special classes, cioè classi che accolgono studenti con difficoltà di apprendimento o studenti che hanno delle carenze in specifiche materie. Generalmente queste classi sono di piccole dimensioni, molto confortevoli e accolgono gruppi ristretti di alunni. I docenti delle classi speciali hanno una formazione diversa rispetto agli altri insegnanti e, molto spesso, utilizzano strumenti innovativi per favorire una maggiore concentrazione da parte dei propri studenti.
La scuola finlandese cerca di spiegare ai propri alunni che qualsiasi persona nella vita può aver bisogno di aiuto, non solo a scuola, ma anche nello sport, nel lavoro, nella musica o in qualsiasi altro ambito. Per questa ragione le classi speciali non vengono considerate dai finlandesi come un modello di esclusione, ma solo uno strumento per valorizzare le potenzialità di ogni singolo studente.
Il sistema educativo finlandese è un sistema che si fonda fortemente sul dialogo e sulle relazioni che si instaurano sia all’interno che all’esterno della scuola. I consigli di classe del corpo docenti sono una priorità assoluta del modello finlandese e la cooperazione tra gli insegnanti risulta particolarmente marcata. Anche il dirigente scolastico gioca un ruolo importante in questa fase, infatti la sua figura è sempre molto vicina sia agli studenti che agli insegnanti.
La fiducia, le pause ricreative e la libertà degli studenti all’interno della scuola sono gli elementi che più caratterizzano il sistema educativo finlandese. Nella scuola Kirkkojarvi, molto spesso, si osservano bambini che si muovono liberamente in classe, bambini che si recano a scuola da soli o bambini che usufruiscono autonomamente della mensa scolastica, inoltre non studiano soltanto materie come la matematica, il finlandese e la storia ma imparano anche a lavorare a maglia, a cucire, a lavorare il legno, il metallo, la pelle, a pitturare e a suonare.
La scuola finlandese, infine, oltre ad ottenere ottimi risultati nelle valutazioni internazionali, è anche molto amata all’interno del proprio paese e viene considerata come un punto strategico per il futuro delle nuove generazioni e per la crescita dell’intera società.
I finlandesi amano la loro scuola e gli insegnanti amano il proprio lavoro.
— Francesco Gengaroli, profilo facebook
Sempre interessante e doveroso il confronto con altre cultura e co.unità, in nome dell’apertura al dialogo e al cambiamento, anche dei metodi didattici individuali. Sono un po’ scettico sul fatto che siano sufficienti 15 giorni per farsi un quadro attendibile di un intero sistema scolastico…
Con molta differenza tra sistema scolastico italiano e finlandese….non v’è paragone… noi ultimi o penultimi in classifica europea e mondiale…. grazie…. minestra riscaldata…(04-09-2017)…. ah… dimenticavo senza fretta il rinnovo del contratto di lavoro… magari ci offri poi un caffè al mese…Grazie…..
un sistema scolastico è fatto di singole scuole ed è dalla osservazione etnografica delle singole scuole che si può ricavare un giudizio sul sistema scolastico nel suo insieme. Questa tesi di laurea mi sembra molto interessante, e ovviamente sarà basata anche su una vasta bibliografia di altri studi sullo stesso argomento. La domanda che dobbiamo porci – dopo aver letto queste osservazioni è . dove troviamo in Italia una scuola ( singola, concreta) con un analogo tipo di arredo ( sala prof ecc ) e di atteggiamento verso l’insegnamento ? Oppure pensiamo di non averne bisogno ?
Un sistema scolastico non può mai essere considerato disgiunto dalla società a cui appartiene. La Finlandia nell’immediato dopoguerra era una delle nazioni col più elevato tasso di analfabetismo. Povera di risorse naturali ha deciso, come società, di puntare tutto sulla Cultura, facendone il proprio valore fondante. Hanno sperimentato e realizzato in modo graduale una riforma scolastica regione per regione, potendo così confrontare i risultati innanzitutto a livello interno. Oggi, per dire, noi abbiamo i programmi della De Filippi, loro una trasmissione radiofonica quotidiana in lingua latina. E’ chiaro perchè da noi le riforme scolastiche non servono e non serviranno mai? Perchè occorre la volontà di riformare profondamente la società. E da noi, quando mai? L’Italia vive una situazione di schizofrenia educativa: chiede alla scuola l’insegnamento di determinati valori ma fonda la propria quotidianità sull’esatto opposto.
Da quanto hai descritto trovo nessuna differenza con quello inglese.
Acquisire da altri Paesi può essere un’esperienza molto importante se dati ed esempi non vengono calati senza le necessarie misure primarie. Ciò che manca di fondo all’Italia sono le strutture, la gratificazione economica, ma soprattutto il rispetto per la Cultura e di conseguenza per i docenti. Il PNSD non è nient’altro che un’esperienza finlandese: cosa sembra che funzioni? La voglia di un gruppo di formarsi, ma di contro mancano gli investimenti anche solo per dotare le scuole di Wi-Fi o le aule, che il piano vorrebbe 3.0, ma non sono neppure agibili in certi contesti!
Si tratta di una scuola privata o statale?
Sono stata anche io in Finlandia, alla Ritaharju school. Quanto ho osservato è molto simile a ciò che hai descritto tu. Mentre, devo dire, che rispetto alle scuole inglesi che ho visitato ho notato diverse differenze, contrariamente a quanto letto in un commento. In particolare sul piano dell’ autonomia degli alunni e sul clima scoladtico in genere. In Inghilterra gli insegnanti, almeno questa è la mia esperienza, sono molto più sotto pressione. Niente a che vedere col clima rilassato della scuola finlandese.