L’epidemiologo Massimo Gallo, primario all’ospedale Sacco, mette in guardia: “Quella di Milano è un po’ una bomba, perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia. Abbiamo un numero altissimo di infettati, che ora tornano in circolazione. È evidente che sono necessari maggiori controlli. Mi chiedo perché da noi ci sia stato un atteggiamento quasi forcaiolo nei confronti dell’uso dei test rapido, il “pungidito”, che poteva comunque essere utile. Alcuni hanno interpretato l’ingresso nella fase 2 come un liberi tutti. È un segnale di grande pericolosità, perché dovrebbe invece prevalere la cultura della responsabilità per limitare al massimo i danni. La nostra regione rischia di richiudere ma anche certe zone del Piemonte o dell’Emilia. Del resto si è deciso che se qualcosa va storto si torna indietro. Speriamo di no, comunque. Questo è il momento dell’estrema attenzione e responsabilità“.
In Cina invece in questi giorni c’è stato solo un nuovo caso positivo al Covid-19 ed è da quasi un mese che non ci sono decessi. Il virologo Giorgio Palù ha commentato: “La previsione è che Covid-19 si comporti come la pandemia di Spagnola a inizio 900, che è prima esplosa, si è attenuata durante l’estate e poi è tornata con forza ancora maggiore.” Per Palù andremo incontro a due possibilità: “Che il virus si estingua come la Sars o la Mers in un anno, prima dell’estate 2013. Oppure che si ripresenti dopo l’estate, cosa più probabile. C’è stato un salto di specie. Per sbaglio l’ospite, cioè l’uomo, non ha sviluppato le contromisure per contrastare l’avanzata sfrenata del contagio. E così un virus che colpisce per la prima volta specie umana, la trova vulnerabile e infetta quattro milioni di persone, avrà tutto l’interesse a tornare l’anno dopo“.
E sul pericolo derivato dal fatto che molte attività hanno riaperto i battenti, il virologo ha dichiarato: “Il rischio c’è. Sulla base dei primi studi sierologici prevediamo che gran parte della popolazione sia esposta al virus come a inizio epidemia. Tutte le regioni hanno l’R0 inferiore a uno, ciò che conta è la disponibilità di letti, di posti in rianimazione, il numero di tamponi eseguiti“.
Intanto in USA il numero delle vittime continua a crescere ed è ormai arrivato a 75.500 decessi. In Italia i contagi sono 215.858 e 1401 nuovi casi. Presto potrebbe esserci una riapertura di altre attività come gli centri estetici o le palestre, a seconda delle regioni, mentre è ormai stabilito che dal 18 maggio riprenderanno le messe. Per quanto riguarda gli aiuti a chi si è trovato senza lavoro a causa del Covid-19, c’è da registrare l’aumento del bonus per gli autonomi, che potrebbe arrivare a mille euro in alcuni casi. In tutto il mondo le vittime del coronavirus sono state più di 260.000, soprattutto in Europa.
In Francia, paese che ha perso 25.809 persone, da oggi si potrà ricominciare a spostarsi e riaprirà la maggior parte degli istituti scolastici. La Russia ha riscontrato un’impennata di contagi, 11.000 in una sola giornata, con 300.000 casi solo a Mosca.