“Non si può insegnare umiliando” potrebbe diventare lo slogan in tutte le scuole e nelle case per evitare che lo studente blocchi il suo apprendimento.
L’idea che ancora resiste in alcuni che l’educazione debba essere dura e allo studente o il figlio che sbaglia è necessario infliggere “la punizione” è difficile da abbandonare. L’umiliazione è certamente un errore nell’educazione basilare come dimostrato dai tanti studi psicologici, che hanno dimostrato che il contesto emotivo durante il quale si è verificato un determinato apparendimento, influenza gli sviluppi futuri dell’apprendimento stesso.
Quando viene umiliato un bambino facendo prevalere la nostra superiorità, l’effetto che si otterrà sarà quello che di svalutarlo, rallentando il suo processo di apprendimento: è importante studiare altre forme di comunicazione per far comprendere e valorizzare l’errore commesso in modo costruttivo e non distruttivo.
Fanno riflettere le parole del Mahatma Gandhi parlando di umiliazione: “Per me è sempre stato un mistero perché gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni a propri simili”. Se anche noi ritieniamo che l’umiliazione sia uno strumento formativo, ci dovremmo fare due domande: abbiamo mai letto studi scientifici al riguardo? e su quali dati quantitativi basiamo la nostra convinzione (l’esperienza personale, per ovvie ragioni, non conta)?
Il tema dell’umiliazione diventa quindi un’opportunità per approfondire e riflettere su noi stessi e sulle nostre convinzioni: un’occasione spiacevole potrebbe trasformarsi in una crescita interiore che gioverebbe a noi per primi, poi di riflesso alle persone con cui ci relazioniamo. Quando ci accade di cadere per esempio nel riprendere un figlio o uno studente umiliandolo, potremmo chiederci: “Perché l’ho fatto? Potevo usare parole diverse e gentili per esprimere lo stesso concetto? Come mi sento ora? Come si sente lui/lei?“
La comunicazione efficace crea ponti laddove non esistono, per questo è importante leggere il maggior numero di articoli sull’argomento che permettono di crescere e di sviluppare un pensiero critico in primis per chi ha a che fare con bambini/ragazzi ma in generale è utile nella vita di ogni persona.