Una mente brillante e un eccezionale medico. Così viene definito da tutti Valerio Nobili che venerdì pomeriggio mentre era in bicicletta a Piazza Thorvalsden a Roma, si è accasciato sui binari del tram 19.
Un infarto probabilmente gli ha stroncato la vita a 52 anni. Inutili i soccorsi e i tentativi di rianimazione. La morte del luminare del Reparto Malattie Epatiche all’Ospedale Bambino Gesù ha sconvolto oltre ai familiari, tutta la comunità del Bambino Gesù.
Su Facebook numerosi messaggi di cordoglio e stima di colleghi, che hanno voluto testimoniare il grande vuoto che ha lasciato Valerio Nobili, non appena questa mattina la notizia si è diffusa.
“Una perdita umana, scientifica e professionale incalcolabile” scrive un collega Vincenzo Cesi. “Una delle persone più dinamiche e brillanti che io abbia mai conosciuto. L’avevo invitato a giugno come plenary speaker in un congresso a Praga, perché penso che il suo lavoro sia brillante ed un vanto per la comunità scientifica italiana e la sua risposta era stata ovviamente entusiasta e positiva, senza mai rinunciare al suo inequivocabile marchio di fabbrica: ‘A Vincé, però che palle Praga! Ce so’ già stato cento volte! Vabbè va! Pe’ stavolta vengo perché sei te’“
Insegnava anche agli specializzandi in pediatria dell’Università la Sapienza. Era sposato, senza figli, la sua vita l’ha dedicata a salvare i bambini che amava tanto.