Un ottimo gioco da portare nelle classi per sviluppare le relazioni tra compagni è quello del gomitolo, conosciuto anche come “ragnatela dell’amicizia“.
Si può fare ovunque, basta far disporre i bambini seduti in cerchio per terra e cominciare a giocare affidando il capo di un gomitolo ad un bambino, che deve poi lanciarlo ad un amico che a sua volta, tenendo il filo ben teso, lo lancerà ad un altro e così via, fino ad arrivare all’ultimo compagno, che concluderà collegandosi al primo.
Questo gioco assume una importanza rilevante ai fini sociali, perché ognuno si sente parte del gruppo, proprio come il lavoro per l’adulto. È una vittoria importante per l’essere umano, perché dà una valenza sociale: il bambino uscito dalla fase egocentrica è stimolato a giocare con gli altri ed in gruppo e attraverso questo modo di impegnarsi è sottoposto a tutte quelle regole che stimoleranno in lui la formazione del senso di responsabilità, onestà e soprattutto di socialità.
L’elemento più importante che distingue i giochi cooperativi è sicuramente il divertimento rispetto ai giochi competitivi che sviluppano ansia nei soggetti. Nei giochi cooperativi tutti si possono divertire e soprattutto possono partecipare, non per concessione dell’animatore o del gruppo, ma perché alla base vi è l’accettazione e non l’esclusione e il giudizio, in modo che tutti possono trovare un migliore equilibrio con il gruppo e, il gruppo, può trovare di continuo nuovi obiettivi comuni da raggiungere.