Buongiorno, sono Simone, ho 16 anni e vi scrivo dalla provincia di Padova. Ormai è da qualche mese che vi seguo sulla pagina e molto spesso ho trovato spunti molto interessanti. Ho notato che ultimamente state pubblicando le mail dei lettori, e allora ho deciso di scrivervi nella speranza di venir pubblicato e ricevere qualche consiglio.
Frequento il liceo Classico e siamo una classe piuttosto unita: parliamo e conversiamo su molte cose dividendoci raramente in “gruppetti” come spesso si usa fare. Con i miei compagni ho un rapporto molto buono, ma c’è una cosa che davvero mi infastidisce: non ascoltano mai le lezioni.
È una cosa che, personalmente, mi da molto fastidio. Penso che se io parlassi in pubblico e venissi ignorato mi sentirei davvero umiliato. Se non sono interessati a quello che dicono i professori, perché si sono iscritti a questa scuola?
Che poi non si tratta di bullismo nei confronti dei professori o cose del genere, niente di tutto questo! Si tratta solo di totale mancanza di ascolto. Spesso i miei compagni stanno al telefono, i più audaci addirittura ascoltano la musica con le cuffie. Insomma, mi sento quasi scemo ad essere l’unico che ascolta!
Mi piacerebbe sapere come dovrei comportarmi con i miei compagni senza però incrinare il rapporto. Le lezioni mi piacciono, ma anche la loro compagnia mi piace! Non vorrei smettere di seguire le lezioni solo per “integrarmi” ulteriormente, ma non vorrei nemmeno essere considerato un “secchione”. Vorrei solamente che venissero riconosciuti ed apprezzati gli sforzi degli insegnanti, tutto qui.
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Vediamola dal punto di vista dell’insegnante…mi vengono in mente due ipotesi, o l’insegnante non si accorge che gli allievi non ascoltano, molto distratto e poco attento ad essere in relazione con loro, oppure si accorge e fa finta di niente perché non gli importa. In entrambi i casi probabilmente qualche lacuna questo insegnate ce l’ha.
Stento a trovare un filo logico in quanto scritto da Gabriele. Sono un insegnante, e non vedo come il disinteresse della mia platea dovrebbe essere una mia colpa o una mia lacuna. L’idea che un/una insegnante debba essere giullare e cabarettista per accaparrarsi a tutti i costi l’attenzione dell’uditorio è ridicola. Parliamo chiaro: tanti studenti siedono chiaramente nel posto sbagliato, tante persone hanno uno span di attenzione che non supera i 15 secondi, e le capacità espressive ed analitiche di un sasso. Ciò non è colpa del/la docente. Mi capita spesso di avere buona parte della classe che non presta la minima attenzione a quello che cerco di trasmettere. A volte mi prodigo in richiami, a volte lascio correre. Trasformare ogni lezione in un continuo richiamo priva le poche persone zelanti di opportunità di apprendimento, e sono quest’ultime quelle che vanno tutelate per prime. Gli/le studenti possono anche arrogarsi il “diritto” di non ascoltare un bel nulla: costoro apprenderanno il prezzo della propria negligenza attraverso le competenze che non matureranno e i bei voti che non vedranno. E non ci vedo niente di crudele: la Scuola non è solo un parco giochi o un centro ricreativo, è un palcoscenico che prepara alla vita adulta e all’assunzione di responsabilità.
In ogni caso sì, avere un buon 50% della classe che ti ignora è estremamente frustrante. Ma ci si fa il callo.