Correggere gli errori degli altri “in punta di piedi“, con gentilezza e delicatezza. Una meravigliosa citazione di M. Maggio che tutte le maestre dovrebbero leggere.
“Mia madre faceva la maestra. La ricordo di sera, dopo cena, china sullo stesso tavolo dove poco prima c’erano i nostri piatti, a correggere i compiti dei suoi alunni. Non usava la penna rossa per evidenziare gli errori, li sottolineava invece con un pastello verde chiaro, come le prime timide foglie di primavera.
Una di quelle sere che non avevo sonno e mi piaceva starle accanto a leggere Topolino, le chiesi perché quel colore invece del rosso che usavano tutte le altre maestre.
Mi rispose senza alzare la testa da quei fogli :
– È che nelle cose degli altri devi entrarci in punta di piedi, specialmente quando hai il compito di correggerne gli errori. Il rosso è un urlo, un’accusa alla quale non si può replicare. Dice “Tu hai sbagliato!” con il dito puntato contro.
Il verde è gentile, come una piantina che cresce e per farlo ha bisogno di sostegno. Il verde non demolisce, sostiene.”
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È vero, è “in punta di piedi” che dovremmo correggere gli errori, i nostri compresi.