Attraverso un post, Matteo Renzi descrive il suo disappunto degli ultimi tempi, non relativo alla politica, ma verso una situazione molto delicata: le aggressioni dei genitori a danni degli insegnanti.
Queste le parole del suo post:
Ciò che più mi colpisce leggendo i quotidiani è il fatto che in alcune zone del nostro Paese vi siano genitori che picchiano i professori. Mi domando: ma che cosa è successo, di profondo, nella società italiana per arrivare a questo punto? Non è solo un problema legato alla violenza fisica, che ovviamente va condannata senza se e senza ma. Ma proprio al rispetto sociale della figura dell’insegnante.
Continua raccontando anche un aneddoto della sua infanzia, comune a molte persone:
Quando noi eravamo piccoli e la maestra ci rimproverava a scuola, i nostri genitori davano ragione a lei. La nostra generazione spesso fa il contrario: tendiamo a dare ragione più ai nostri figli che agli insegnanti. Ci è stato spiegato che nella nostra società ogni figura che rappresenta l’autorità viene messa in discussione, a prescindere. Ma penso che non possiamo accettarlo. Venticinque anni fa quando un professore entrava in un bar o in parrocchia o al circolo era il professore. Aveva una sua dignità riconosciuta, in ogni comunità. Era colui al quale consegnavi ciò che di più prezioso una persona possa considerare: i propri figli.