“Sono qui per difendere i diritti di mio figlio disabile”. Queste sono le parole stampate sulla maglietta di Lisneidy Andreina Mejias, una mamma che in questi giorni sta passando un vero e proprio incubo: suo figlio, un bambino con disabilità che frequenta il terzo anno della scuola materna dei Pasqualetti a Bracciano, non ha potuto frequentare regolarmente la scuola perché non ha più la maestra di sostegno; questa infatti ha visto scadere il suo contratto il 23 Febbraio e non le è stato rinnovato.
La mamma non ha trovato altro modo per far sentire la sua voce, ha quindi deciso di compiere un gesto veramente forte, che facesse discutere: si è incatenata in piazza al cancello del Comune di Bracciano. Un gesto disperato per una mamma disperata che vede sfumare i diritti del suo bambino.
Fortunatamente la vicenda ha avuto un risvolto positivo e inaspettatamente celere, difatti è stata contattata dal sindaco Armando Tondinelli poco dopo il suo gesto. Alla mamma le è stato assicurato che presto il suo piccolo avrebbe potuto frequentare in tutta tranquillità la scuola materna.
Un decreto del sindaco di Bracciano assicura che già da domani sarà garantito un insegnante di sostegno con un contratto che terminerà nel mese di Giugno disponibile per la scuola Pasqualetti. Lisneidy Andreina Mejias ha dichiarato: “Sono contenta che tutto si sia risolto per il meglio. Mi dispiace soltanto che per ottenere quello che mi spetta di diritto io sia stata costretta a compiere un gesto eclatante. L’importante comunque è che l’assistenza per mio figlio sia stata ripristinata”.
Molta è stata la solidarietà nei confronti della mamma, molte amiche e conoscenti infatti le hanno tenuto compagnia durante la sua protesta. Tutte sono del parere che una sola insegnante non possa badare a 20 bambini di cui 2 disabili. Hanno quindi dato ragione al gesto di Lisneidy Andreina Mejias atto a pretendere un insegnante di sostegno.
L’istituto ultimamente è stato al centro anche di altre problematiche, infatti durante il periodo carnevalesco, è stata anche occupata in maniera pacifica dai genitori degli alunni. Un atto che si è visto necessario per inviare un messaggio atto ad impedire la futura chiusura dell’istituto per mancanza di fondi.