Ormai i casi di bullismo sono, purtroppo, all’ordine del giorno, destando sempre più preoccupazione tra i genitori. Leggiamo le storie di adolescenti, in particolare tra i banchi di scuola, vessati, derisi e a volte addirittura costretti a subire violenze fisiche.
Ma cosa consigliare ad un genitore il cui figlio non è vittima dei bulli ma è lui stesso un bullo?
Ha fatto discutere la scelta di Amanda Mitchell, la mamma di una bimba di 9 anni, che ha manifestato a scuola atteggiamenti da bulla nei confronti di una compagna.
Quando Amanda ha scoperto i comportamenti della figlia a scuola – ritardi, mancanza di disciplina, atti di bullismo nei confronti di una compagna – ha deciso di agire. Infatti, quando la figlia è tornata a casa dopo la scuola, ha trovato solo un letto nella sua camera e nulla più. Addio giochi, libri, consolle e tv. Inoltre, come parte della punizione, la bimba ha dovuto indossare esclusivamente magliette con scritte contro il bullismo.
“Non l’ho fatto per ferirla. Faccio il possibile per aiutarla. Le ho detto che l’ho fatto perché le voglio bene e vorrei che diventasse una persona perbene” ha raccontato Amanda a Global News.
Per alcuni la punizione è stata eccessiva, avendo la bimba solo 9 anni; per altri, Amanda ha agito per il meglio, rimettendo in riga la figlia, in un momento di sbandamento adolescenziale. Ad oggi, la punizione di Amanda sembra aver funzionato : “Se ne è pentita molto. Ha scritto una lettera alla sua compagna. Ha scritto una lettera all’insegnante” ha riferito la madre a Global News.
E tu come avresti agito ?
Purtroppo i bulli hanno carenze di tipo affettivo,o hanno avuto una educazione basata sulla competizione non leale, perché non ci credo che un bambino amato,e sopratutto RISPETTATO della famiglia diventi bullo, quindi come genitore per poter cambiare davvero il bambino devi fare prima mia colpa, poi puntare il dito
Ben fatto!
Finalmente ci sono genitori che educano.