Sempre più spesso sentiamo di bambini che hanno comportamenti aggressivi o irrispettosi nei confronti dei loro coetanei o degli insegnanti, degli educatori o addirittura dei loro stessi genitori. Ci chiediamo perché, se sia sempre stato così o se le cose siano cambiate negli ultimi anni, a causa dell’educazione di oggi.
Non esiste una risposta univoca, ma più risposte per più domande che dovremmo farci. Guardiamo la situazione e cerchiamo di capire cosa sia cambiato.
I comportamenti di bullismo, per esempio, sono sempre esistiti, anzi, forse con il passare del tempo sono diminuiti, anche se la percezione comune è il contrario: il fatto è che oggi, per fortuna, vengono scoperti e denunciati più di prima.
È cambiato il modo, certo: se un tempo il bullo aggrediva i compagni a scuola o all’oratorio, oggi spesso accade sottotraccia, in rete, nei social network, e i segni della violenza sono più psicologici che fisici.
Per questo motivo, per esempio, è fondamentale capire il mondo attuale, se vogliamo fare delle considerazioni sull’educazione dei nostri bambini: oggi anche i più piccoli ricevono così tante informazioni, e con così tanta facilità, che non possiamo fare paragoni con il passato. E spesso non sono in grado di capirle, di elaborarle. Per i genitori, quindi, diventa sempre più difficile controllare ed educare i propri figli.
Se vogliamo fare le domande giuste, contestualizzate nel nostro tempo, dobbiamo chiederci che cosa manca ai nostri bambini rispetto a prima, che cosa hanno in più e come lo gestiscono.
La risposta alla prima domanda è semplice: ai nostri bambini, rispetto ai bambini che eravamo noi, mancano dei riferimenti, in particolare una scala valoriale definita.
Prendiamo allora con serietà il compito di trasmettere loro i nostri valori, in famiglia e fuori da casa. Vediamo quali valori dobbiamo insegnare si nostri bambini:
– Rispetto, per se stessi e per il prossimo, attraverso non certo la paura, ma con regole e limiti, con coscienza e credibilità. Devono capire che la loro esistenza vale quanto quella di qualunque altro, sia in quello che danno, che in quello che ricevono.
– Empatia, una qualità di cui ultimamente sentiamo la mancanza. Non è una qualità innata, ma può essere insegnata, soprattutto attraverso la comunicazione, insegnando ai bambini a gestire e a canalizzare le proprie emozioni in modo corretto.
– Tolleranza, perché al mondo siamo tutti uguali e tutti diversi allo stesso tempo. Le differenze sono un valore da cui imparare, oltre che doverose da rispettare.
– Sincerità e onestà sono valori imprescindibili per vivere bene con se stessi e con gli altri. Per avere e ricevere rispetto.
Ricordiamoci che insegnare questi valori ai nostri figli, significa renderli persone migliori.