Il ritorno in Italia di Silvia Romano, la cooperante milanese sequestrata in Kenya, è stata accompagnata da molte polemiche.
Non ultima quella del leghista Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, che ha dichiarato: “Sono felice che Silvia Romano sia stata riportata a casa sana e salva e che tutto sia finito bene ma ricordo che ci sono tante altre persone che non sono più tornate. Forse val la pena di fare un ragionamento sul fatto che ci sono luoghi del mondo dove è pericoloso andare. E allora, serve un’intesa chiara, senza fare polemiche: chi si spinge oltre un certo confine si deve assumere le proprie responsabilità. Molti si domandano chi si è assunto la responsabilità di mandare una cooperante in zone come quella? Perché se poi paga sempre Pantalone…“.
Un altro esponente politico veneto, il consigliere comunale di Asolo (Treviso) Nico Basso, ha pubblicato sui social una foto della giovane volontaria con il commento: “Impiccatela“. Un post poi eliminato, ma che ha ricevuto purtroppo molti like. Ora in tanti chiedono le dimissioni di Basso.
Nel frattempo si sta valutando di introdurre delle misure di sicurezza nei confronti di Silvia, oggetto di tante critiche e minacce, e il suo profilo Facebook è stato eliminato.