Simone e Karolina sono una coppia romana con due figli di 12 anni. Simone lavorava in una panetteria, fino all’ottobre del 2018. Dopo uno sforzo per un sollevamento sul posto di lavoro, non ha più potuto camminare.
Karolina afferma: “È stato ricoverato ed operato per un’ernia che si era improvvisamente formata per lo sforzo, lesionandogli il midollo spinale. La diagnosi non ci lasciò speranze: Simone non avrebbe più camminato.”
Mentre Simone comincia la fisioterapia per cercare di essere il più autonomo possibile, Karolina cerca di eliminare tutti gli ostacoli presenti in casa e nel palazzo dove abitano, tra cui l’ascensore, troppo piccolo per la sedia a rotelle. “Il più grande problema era dovuto al fatto che l’ascensore presente nella palazzina, oltre ad avere la cabina troppo piccola, aveva una porta stretta che non avrebbe permesso a Simone di entrarci con la carrozzina. Sollecito quindi l’amministratore che convoca un’assemblea condominiale a Marzo dove viene scelta una ditta che provvederà ai lavori di sostituzione dell’ascensore, nonostante alcuni condomini non fossero presenti.”
Per un po’ di tempo l’ascensore è chiaramente inutilizzabile, ma quello nuovo non tarda ad arrivare. Purtroppo però una mattina, a fine lavori, Karolina e Simone trovano sulla loro porta un terribile biglietto: “Brutto paraplegico del cazzo, guarda che estate di merda ci fai passare. Ti auguro che oltre al pisello ti si blocchi anche il cervello. Buona giornata.”
Karolina ricorda: “Siamo rimasti allibiti… Di fronte ad una cosa necessaria (e non certo un capriccio) c’è ancora chi riesce ad usare tanta cattiveria. Ho presentato denuncia contro ignoti che non porterà probabilmente a nulla, ma ci è sembrato comunque doveroso farla. Spero solo che chi ha scritto questo si possa vergognare se avrà modo di vedere i commenti di chi ha saputo di questa storia.”
Dopo aver pubblicato il biglietto su Facebook, la coppia ha ricevuto molti messaggi di solidarietà e di rabbia verso chi lo ha scritto. Karolina nel frattempo ha aggiunto in fondo al biglietto: “Penso che l’ascensore sarà utile a tutti, però se sei uno con le palle sarai l’unico a non usarlo vero? Questa situazione non è difficile solo a voi, ma che cazzo ne sai tu della vita difficile?” E conclude: “Chi ha scritto quel cartello spero possa almeno comprendere che la disabilità non avvisa. Come è successo a noi potrebbe succedere in qualunque momento a chiunque, purtroppo.“