Siamo in un periodo in cui le informazioni arrivano contrastanti. Alcuni esperti sostengono la necessità di parlare di “emergenza da coronavirus“. Altri, invece, affermano di mantenere la calma e che si tratta “solo di una patologia simile a una normale influenza“. Ed è proprio questo vai-vieni di giudizi discordanti che ha creato, in pochissimo tempo, una vera e propria psicosi da coronavirus. La paura si sente, è palpabile, le persone non sempre riescono a essere solidali tra di loro. Il fatto che vengano rubate le mascherine anche negli ospedali ne è un esempio.
Però, c’è chi, all’interno di questo quadro che sta caratterizzando il nostro Paese, cerca di infondere qualche messaggio di speranza e di solidarietà. È il caso di decine e decine di post-it solidali apparsi improvvisamente nelle ultime ore in Lombardia. Sono stati trovati sulle vetrine, sui citofoni, sulle porte delle chiese e sulle fermate dei pullman. Sono post-it semplici, che, senza giri di parole, dicono: “Tutto andrà bene“. E poi c’è un cuore disegnato.
Un commerciante di Bergamo ha commentato: “L’ho trovato questa mattina. Era incastrato nel lucchetto del cancello. Un messaggio di speranza e di bellezza, che condivido con tutta la mia strada, con tutta la mia bellissima Bergamo. Che non ha paura, che conosce la responsabilità e che lavora sodo. Grazie a chi mi ha lasciato questo messaggio: è come una ripartenza. Al profumo di meraviglia“.
I post-it solidali sono stati diffusi davvero in quasi tutta la Lombardia. Sono arrivate testimonianze anche in provincia di Brescia, in cui una farmacia di Castenedolo ha scritto sui social: “Questo è lo splendido messaggio che ogni attività ha trovato sulla propria vetrina stamattina, grazie di cuore per il sostegno trasmessoci e grazie per averci donato un sorriso ancora prima di alzare la serranda“. Nel Milanese, a Rescaldina, un residente si è rivolto all’autore (ancora sconosciuto) di questi messaggi di solidarietà: “Amico o amica, non so chi tu sia. Non so da dove vieni né dove stai andando. Non conosco la tua storia, ma io già ti amo“.