La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, ha lanciato un appello al ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. La donna chiede infatti che, già dal prossimo anno scolastico, tra le tracce della prima prova della Maturità venga ripristinato il tema storico.
Liliana Segre pensa infatti che senza storia non possa esserci memoria. Tra le novità dell’esame di Stato 2019 vi è infatti anche l’abolizione dell’elaborato storico; decisione questa che non è affatto gradita alla Segre. La donna quindi ha anche affidato alla Commissione Cultura del Senato una piccola indagine per capire come sia nata questa decisione del Miur, oltre ad aver chiesto di essere ricevuta al Miur per parlare direttamente col ministro Bussetti.
E, in un’intervista a La Repubblica, ne parla così: “Ritengo questo un atto molto grave. Io mi sono sempre occupata di memoria. Ma memoria e storia vanno insieme. Da trent’anni rendo testimonianza sulla Shoah nelle scuole, e vedo la fatica che talvolta fanno i professori per contestualizzare il mio racconto. Può capitare che nell’ultima classe delle superiori non si arrivi a svolgere l’intero programma e ci si fermi alla Grande Guerra. Cosa succederà quando non ci saremo più noi, ultimi testimoni di quel periodo? La storia è sempre manipolabile. E, dopo che verranno meno gli ultimi sopravvissuti, la Shoah diventerà una riga nei libri di storia“.
Ed ha continuato, rincarando la dose: “Trovo assurdo che in tempi come i nostri, nel segno delle parole d’odio il ministero dell’Istruzione sancisca la marginalità della storia. Devo confessare che, dinanzi alla decisione di cancellarne la traccia alla Maturità, sono rimasta sbigottita ma non totalmente sorpresa: come se mi fosse arrivata la conferma triste di tanti segnali registrati negli ultimi anni. Le cose non arrivano mai di colpo, ma sono l’esito di lunghi processi“.
Inoltre la senatrice dà anche voce alle sue deduzioni sull’accaduto, che le derivano anche dai numero tirati fuori dal Ministero: meno del 3% dei maturandi negli anni passati ha scelto il tema storico alla Maturità. Dunque per Liliana Segre il problema è ben più ampio, e ne parla così: “Dobbiamo riflettere su come viene insegnata questa materia. I docenti sono ancora capaci di rendere affascinante lo studio del passato? Lo dico con grande rispetto per figure eroiche che in Italia non vedono riconosciuto il proprio ruolo. Che entusiasmo si può coltivare con una remunerazione che svilisce? Detto ciò, io mi imbatto spesso in professori molto bravi e nutro una gratitudine enorme per quello che riescono a fare“.
E così, da questo suo discorso, giunge alla sua richiesta a Bussetti: “Forse sono stati gli adulti a ridurre la storia a merce d’antiquariato, inutile e fuori moda. Ecco, al ministro dell’Istruzione vorrei riuscire a dire anche questo. Non rubiamo la storia ai nostri ragazzi. Ne hanno un immenso bisogno“.